Tutte le domande del quiz : Ragionamento critico verbaletratto da:Comune di Napoli Quiz - Concorsi-corso pubblici per titoli ed esami, per il reclutamento complessivo di 534 unita' di personale di ruolo con diversi profili professionali delle categorie C e D - Selezioni per LAUREATI  Esercitati su questo Quiz  |
RISPOSTA   Che il mestiere del dj sia stato completamente stravolto nel corso degli anni lo dimostra il fatto che persino illoro appellativo sia cambiato. Già, perché chi siede davanti al microfono di una radio oggi si chiama"conduttore". E non si tratta di una banale pignoleria linguistica; la differenza è sostanziale. L'immagine del disc-jockey che decide autonomamente quali brani trasmettere in base ai propri gusti musicali appartiene ormai alpassato. Nei principali network radiofonici e nella maggior parte delle emittenti minori il conduttore si limita adannunciare canzoni la cui presenza nelle playlist è stata decisa dall'alto delle direzioni artistiche. Un tale quadrodella situazione è solo una visione parziale del mutato assetto di equilibri tra le radio e le major, che sarà il filoconduttore della seconda parte dell'inchiesta presentata nella trasmissione "Fendinebbia" - dedicata al mondodella musica. E' lungo l'elenco delle differenze che intercorrono tra le cosiddette "radio libere" della metà deglianni '70 e i moderni network, partendo dal tipo di conduzione delle trasmissioni e passando per la scelta dimandare in rotazione per 24 ore un numero limitato di pezzi che si ripetono anche diverse volte nell'arco dellagiornata. Non si può poi ignorare il complicato meccanismo del Music Control, che, con la diffusione dellaclassifica dei brani più trasmessi dalle radio, ha contribuito a cambiare il senso di "canzone di successo"rendendo pressoché inutile la consultazione della classifica delle vendite. Resterà da chiarire nella terza puntatadella trasmissione il particolare rapporto tra la musica e Internet e la spinosa questione dei diritti d'autore. Le radio libere: |
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RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. L'isola di Macquarie: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. Dean Miller: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. L'iceberg avvistato: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. Tra il Circolo polare antartico e l'Australia: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. L'Unesco: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. L'area del Ross Ice Shelf: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. L'iceberg alla deriva: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. L'Australian Antarctic Division: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. Ruotando intorno a se stesso, l'iceberg: |
RISPOSTA   Cinquecento metri di lunghezza e cinquanta di altezza: tanto misura un iceberg che sta navigando nel mare tra ilCircolo polare antartico e l'Australia, al largo dell'isola di Macquarie, un'area dove i "giganti di ghiaccio" sivedono molto raramente. I primi ad avvistarlo sono stati gli esploratori della Australian Antarctic Division. «Nonavevo mai visto niente del genere: abbiamo lanciato uno sguardo all'orizzonte e ci siamo trovati davanti questaenorme isola ghiacciata - dice Dean Miller, studioso di foche e membro della spedizione antartica -. Per me èstato un grande momento, non avevo mai visto un iceberg prima d'ora». Secondo il glaciologo Neal Young ilgigante si sarebbe staccato 8 o 9 anni fa dall'area del Ross Ice Shelf, la più vasta piattaforma di ghiacciodell'Antartide (487mila km quadrati). «E' la prima volta che vedo un iceberg al largo dell'isola Macquarie da molti,molti anni - spiega Young -. Ora potrebbe dirigersi verso la Nuova Zelanda o potrebbe ruotare attorno a sestesso». Al momento si muove lentamente verso nord e non rappresenta un pericolo per la navigazione, mapotrebbe diventarlo se dovesse rompersi in più pezzi nei prossimi mesi o anni. «Fatti come questi sarannosempre più comuni se il cambiamento climatico continuerà a procedere alla velocità attuale» mette in guardia ilglaciologo. L'isola di Macquarie è un sito protetto dall'Unesco e ospita un'enorme colonia di pinguini reali dalciuffo dorato (o Eudipte della Nuova Zelanda), insieme a pinguini Re ed elefanti marini. Il cambiamento climatico: |
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RISPOSTA   Come candele al vento si sono spente nel mondo già tre delle otto sottospecie di tigre esistenti, le cinquesopravvissute sono a rischio. Ma c'è ancora una speranza. Un gruppo di esperti si è unito per ideare un sistemadi riferimento destinato a chi si occupa della tutela del felino. Con l'aiuto di immagini satellite hanno tracciatouna serie di unità protette, foreste cioè dove le tigri siano libere di condurre la propria battaglia per lasopravvivenza, nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Eppure, alcune comunità più marginalirischiano di svanire in un paio di anni e le zone che, dallo spazio, appaiono ricche di foreste, potrebbero inrealtà rivelarsi prive di animali. In India la tigre è rispettata per tradizione e per fede. Ma convivere con il felino èquestione ben più pragmatica, soprattutto se è a rischio la vita dell'uomo e quella del bestiame; allora icontadini si armano. Ma c'è un'altra minaccia, più grave: il bracconaggio per rifornire di ossa e organi di tigre lamedicina tradizionale cinese e la produzione di afrodisiaci. Non esistono tuttavia prove scientifiche a favoredelle virtù terapeutiche delle ossa, che sono come quelle di ogni altro mammifero: per ottenere il "sensazionaleeffetto" afrodisiaco desiderato dai consumatori, spesso i fornitori vi aggiungono arsenico e mercurio. Tre sottospecie di tigre si sono estinte: |
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RISPOSTA   Come candele al vento si sono spente nel mondo già tre delle otto sottospecie di tigre esistenti, le cinquesopravvissute sono a rischio. Ma c'è ancora una speranza. Un gruppo di esperti si è unito per ideare un sistemadi riferimento destinato a chi si occupa della tutela del felino. Con l'aiuto di immagini satellite hanno tracciatouna serie di unità protette, foreste cioè dove le tigri siano libere di condurre la propria battaglia per lasopravvivenza, nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Eppure, alcune comunità più marginalirischiano di svanire in un paio di anni e le zone che, dallo spazio, appaiono ricche di foreste, potrebbero inrealtà rivelarsi prive di animali. In India la tigre è rispettata per tradizione e per fede. Ma convivere con il felino èquestione ben più pragmatica, soprattutto se è a rischio la vita dell'uomo e quella del bestiame; allora icontadini si armano. Ma c'è un'altra minaccia, più grave: il bracconaggio per rifornire di ossa e organi di tigre lamedicina tradizionale cinese e la produzione di afrodisiaci. Non esistono tuttavia prove scientifiche a favoredelle virtù terapeutiche delle ossa, che sono come quelle di ogni altro mammifero: per ottenere il "sensazionaleeffetto" afrodisiaco desiderato dai consumatori, spesso i fornitori vi aggiungono arsenico e mercurio. Le sottospecie di tigre che sono sopravvissute: |
RISPOSTA   Come candele al vento si sono spente nel mondo già tre delle otto sottospecie di tigre esistenti, le cinquesopravvissute sono a rischio. Ma c'è ancora una speranza. Un gruppo di esperti si è unito per ideare un sistemadi riferimento destinato a chi si occupa della tutela del felino. Con l'aiuto di immagini satellite hanno tracciatouna serie di unità protette, foreste cioè dove le tigri siano libere di condurre la propria battaglia per lasopravvivenza, nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Eppure, alcune comunità più marginalirischiano di svanire in un paio di anni e le zone che, dallo spazio, appaiono ricche di foreste, potrebbero inrealtà rivelarsi prive di animali. In India la tigre è rispettata per tradizione e per fede. Ma convivere con il felino èquestione ben più pragmatica, soprattutto se è a rischio la vita dell'uomo e quella del bestiame; allora icontadini si armano. Ma c'è un'altra minaccia, più grave: il bracconaggio per rifornire di ossa e organi di tigre lamedicina tradizionale cinese e la produzione di afrodisiaci. Non esistono tuttavia prove scientifiche a favoredelle virtù terapeutiche delle ossa, che sono come quelle di ogni altro mammifero: per ottenere il "sensazionaleeffetto" afrodisiaco desiderato dai consumatori, spesso i fornitori vi aggiungono arsenico e mercurio. In India: |
RISPOSTA   Come candele al vento si sono spente nel mondo già tre delle otto sottospecie di tigre esistenti, le cinquesopravvissute sono a rischio. Ma c'è ancora una speranza. Un gruppo di esperti si è unito per ideare un sistemadi riferimento destinato a chi si occupa della tutela del felino. Con l'aiuto di immagini satellite hanno tracciatouna serie di unità protette, foreste cioè dove le tigri siano libere di condurre la propria battaglia per lasopravvivenza, nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Eppure, alcune comunità più marginalirischiano di svanire in un paio di anni e le zone che, dallo spazio, appaiono ricche di foreste, potrebbero inrealtà rivelarsi prive di animali. In India la tigre è rispettata per tradizione e per fede. Ma convivere con il felino èquestione ben più pragmatica, soprattutto se è a rischio la vita dell'uomo e quella del bestiame; allora icontadini si armano. Ma c'è un'altra minaccia, più grave: il bracconaggio per rifornire di ossa e organi di tigre lamedicina tradizionale cinese e la produzione di afrodisiaci. Non esistono tuttavia prove scientifiche a favoredelle virtù terapeutiche delle ossa, che sono come quelle di ogni altro mammifero: per ottenere il "sensazionaleeffetto" afrodisiaco desiderato dai consumatori, spesso i fornitori vi aggiungono arsenico e mercurio. Secondo la medicina tradizionale cinese: |
RISPOSTA   Come candele al vento si sono spente nel mondo già tre delle otto sottospecie di tigre esistenti, le cinquesopravvissute sono a rischio. Ma c'è ancora una speranza. Un gruppo di esperti si è unito per ideare un sistemadi riferimento destinato a chi si occupa della tutela del felino. Con l'aiuto di immagini satellite hanno tracciatouna serie di unità protette, foreste cioè dove le tigri siano libere di condurre la propria battaglia per lasopravvivenza, nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Eppure, alcune comunità più marginalirischiano di svanire in un paio di anni e le zone che, dallo spazio, appaiono ricche di foreste, potrebbero inrealtà rivelarsi prive di animali. In India la tigre è rispettata per tradizione e per fede. Ma convivere con il felino èquestione ben più pragmatica, soprattutto se è a rischio la vita dell'uomo e quella del bestiame; allora icontadini si armano. Ma c'è un'altra minaccia, più grave: il bracconaggio per rifornire di ossa e organi di tigre lamedicina tradizionale cinese e la produzione di afrodisiaci. Non esistono tuttavia prove scientifiche a favoredelle virtù terapeutiche delle ossa, che sono come quelle di ogni altro mammifero: per ottenere il "sensazionaleeffetto" afrodisiaco desiderato dai consumatori, spesso i fornitori vi aggiungono arsenico e mercurio. La sopravvivenza della tigre è minacciata: |
RISPOSTA   Come candele al vento si sono spente nel mondo già tre delle otto sottospecie di tigre esistenti, le cinquesopravvissute sono a rischio. Ma c'è ancora una speranza. Un gruppo di esperti si è unito per ideare un sistemadi riferimento destinato a chi si occupa della tutela del felino. Con l'aiuto di immagini satellite hanno tracciatouna serie di unità protette, foreste cioè dove le tigri siano libere di condurre la propria battaglia per lasopravvivenza, nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Eppure, alcune comunità più marginalirischiano di svanire in un paio di anni e le zone che, dallo spazio, appaiono ricche di foreste, potrebbero inrealtà rivelarsi prive di animali. In India la tigre è rispettata per tradizione e per fede. Ma convivere con il felino èquestione ben più pragmatica, soprattutto se è a rischio la vita dell'uomo e quella del bestiame; allora icontadini si armano. Ma c'è un'altra minaccia, più grave: il bracconaggio per rifornire di ossa e organi di tigre lamedicina tradizionale cinese e la produzione di afrodisiaci. Non esistono tuttavia prove scientifiche a favoredelle virtù terapeutiche delle ossa, che sono come quelle di ogni altro mammifero: per ottenere il "sensazionaleeffetto" afrodisiaco desiderato dai consumatori, spesso i fornitori vi aggiungono arsenico e mercurio. I produttori di afrodisiaci: |
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