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Tutte le domande del quiz : Ragionamento critico verbale

tratto da:
Comune di Napoli
Quiz - Concorsi-corso pubblici per titoli ed esami, per il reclutamento complessivo di 534 unita' di personale di ruolo con diversi profili professionali delle categorie C e D - Selezioni per LAUREATI



 Esercitati su questo Quiz 

RISPOSTA   Domanda difficile Francia, 1940: nella regione della Dordogne, si scopre una delle più importanti grotte preistoriche della zona, lagrotta di Lascaux che rivela un patrimonio artistico straordinariamente conservato. I dipinti risalgono a circa15.000 anni fa e sviluppano in modo articolato tre temi iconografici principali: animali, esseri umani e segniastratti. Nessuna rappresentazione, invece, della vegetazione e del paesaggio dell'epoca. Il perché degli animalie delle sagome umane è facilmente comprensibile, mentre al perché dei segni che accompagnano leespressioni figurative si cerca tuttora di dare una risposta. Un'ipotesi molto affascinante è stata avanzata da unricercatore dell'Università di Monaco. Osservando le sequenze di punti ben allineati e i quadrati disegnatiaccanto a tori, cervi e cavalli è giunto alla convinzione di trovarsi al cospetto di un vero e proprio calendariolunare. Ogni gruppo di punti ne comprende tredici, uno per ogni giorno della fase centrale della rivoluzione delsatellite, quando la Luna è ben visibile in cielo. Accanto, un quadrato vuoto, che potrebbe essere il simbolo dellafase di novilunio, quando il satellite non è più illuminato e «scompare» alla vista. E sotto al disegno di un cavallobruno una linea di punti che si incurva a seguire la silhouette dell'animale ne conta esattamente ventisette, aindicare la durata dell'intero ciclo lunare. Il ricercatore tedesco ritiene di poter anche ravvisare in altre parti dellagrotta alcune rappresentazioni delle costellazioni principali, e di poter quindi considerare le pareti della grottacome la testimonianza delle conoscenze astronomiche dell'uomo del più recente Paleolitico. Della grotta diLascaux, che fu chiusa al pubblico negli anni sessanta ai primi segni di deterioramento provocati dallamassiccia frequentazione umana, è visitabile una sorta di riproduzione parziale, e una versione virtuale è offertadal Ministero francese per la Cultura e la Comunicazione. Quali animali sono rappresentati nella grotta?
RISPOSTA    Francia, 1940: nella regione della Dordogne, si scopre una delle più importanti grotte preistoriche della zona, lagrotta di Lascaux che rivela un patrimonio artistico straordinariamente conservato. I dipinti risalgono a circa15.000 anni fa e sviluppano in modo articolato tre temi iconografici principali: animali, esseri umani e segniastratti. Nessuna rappresentazione, invece, della vegetazione e del paesaggio dell'epoca. Il perché degli animalie delle sagome umane è facilmente comprensibile, mentre al perché dei segni che accompagnano leespressioni figurative si cerca tuttora di dare una risposta. Un'ipotesi molto affascinante è stata avanzata da unricercatore dell'Università di Monaco. Osservando le sequenze di punti ben allineati e i quadrati disegnatiaccanto a tori, cervi e cavalli è giunto alla convinzione di trovarsi al cospetto di un vero e proprio calendariolunare. Ogni gruppo di punti ne comprende tredici, uno per ogni giorno della fase centrale della rivoluzione delsatellite, quando la Luna è ben visibile in cielo. Accanto, un quadrato vuoto, che potrebbe essere il simbolo dellafase di novilunio, quando il satellite non è più illuminato e «scompare» alla vista. E sotto al disegno di un cavallobruno una linea di punti che si incurva a seguire la silhouette dell'animale ne conta esattamente ventisette, aindicare la durata dell'intero ciclo lunare. Il ricercatore tedesco ritiene di poter anche ravvisare in altre parti dellagrotta alcune rappresentazioni delle costellazioni principali, e di poter quindi considerare le pareti della grottacome la testimonianza delle conoscenze astronomiche dell'uomo del più recente Paleolitico. Della grotta diLascaux, che fu chiusa al pubblico negli anni sessanta ai primi segni di deterioramento provocati dallamassiccia frequentazione umana, è visitabile una sorta di riproduzione parziale, e una versione virtuale è offertadal Ministero francese per la Cultura e la Comunicazione. Un particolare dei dipinti presenti nella grotta:
RISPOSTA    Galileo è il progetto varato dall'Unione europea per la realizzazione di una costellazione di trenta satellitidestinati a fornire segnali per la localizzazione di qualsiasi mezzo mobile, sia a terra che in mare e cielo.Integrare i sistemi americani e russi e, ove possibile, anche competere con essi, è questo l'obiettivo di Galileo.Con questo progetto Bruxelles ha, in particolare, un'ambizione: realizzare il primo sistema di navigazione ad usoesclusivamente civile. Di sistemi di navigazione satellitare, è noto a tutti, ne esistono già. Il più diffuso è il Gpsamericano, e poi c'è il Gionass russo. In comune hanno un dato: sono entrambi di origine militare e sono gestitiin ambito militare. Nulla da eccepire, se non fosse che Stati Uniti e Russia si riservano la facoltà di attivarli edisattivarli in qualunque momento. Considerato che da questi sistemi dipende il trasporto aereo di tutto ilmondo, significa che la prima emergenza militare può interrompere il servizio. La Comunità europea però, nonha investito 6500 milioni di Euro solo per questo; in ballo, infatti, c'è anche il business del futuro, quello cioè deiservizi multimediali. Un mercato dai contorni ancora vaghi e imprevedibili ma con potenziali di sviluppoassicurati. E' attraverso il Gps, per esempio, che funzionano oggi i sistemi di sicurezza e antifurto satellitari perle automobili e gli innovativi sistemi di guida telematica già lanciati dalle grandi case automobilistiche. Galileo è:
RISPOSTA   Domanda di media difficoltà Galileo è il progetto varato dall'Unione europea per la realizzazione di una costellazione di trenta satellitidestinati a fornire segnali per la localizzazione di qualsiasi mezzo mobile, sia a terra che in mare e cielo.Integrare i sistemi americani e russi e, ove possibile, anche competere con essi, è questo l'obiettivo di Galileo.Con questo progetto Bruxelles ha, in particolare, un'ambizione: realizzare il primo sistema di navigazione ad usoesclusivamente civile. Di sistemi di navigazione satellitare, è noto a tutti, ne esistono già. Il più diffuso è il Gpsamericano, e poi c'è il Gionass russo. In comune hanno un dato: sono entrambi di origine militare e sono gestitiin ambito militare. Nulla da eccepire, se non fosse che Stati Uniti e Russia si riservano la facoltà di attivarli edisattivarli in qualunque momento. Considerato che da questi sistemi dipende il trasporto aereo di tutto ilmondo, significa che la prima emergenza militare può interrompere il servizio. La Comunità europea però, nonha investito 6500 milioni di Euro solo per questo; in ballo, infatti, c'è anche il business del futuro, quello cioè deiservizi multimediali. Un mercato dai contorni ancora vaghi e imprevedibili ma con potenziali di sviluppoassicurati. E' attraverso il Gps, per esempio, che funzionano oggi i sistemi di sicurezza e antifurto satellitari perle automobili e gli innovativi sistemi di guida telematica già lanciati dalle grandi case automobilistiche. Gli attuali sistemi di navigazione satellitare:
RISPOSTA   Domanda difficile Galileo è il progetto varato dall'Unione europea per la realizzazione di una costellazione di trenta satellitidestinati a fornire segnali per la localizzazione di qualsiasi mezzo mobile, sia a terra che in mare e cielo.Integrare i sistemi americani e russi e, ove possibile, anche competere con essi, è questo l'obiettivo di Galileo.Con questo progetto Bruxelles ha, in particolare, un'ambizione: realizzare il primo sistema di navigazione ad usoesclusivamente civile. Di sistemi di navigazione satellitare, è noto a tutti, ne esistono già. Il più diffuso è il Gpsamericano, e poi c'è il Gionass russo. In comune hanno un dato: sono entrambi di origine militare e sono gestitiin ambito militare. Nulla da eccepire, se non fosse che Stati Uniti e Russia si riservano la facoltà di attivarli edisattivarli in qualunque momento. Considerato che da questi sistemi dipende il trasporto aereo di tutto ilmondo, significa che la prima emergenza militare può interrompere il servizio. La Comunità europea però, nonha investito 6500 milioni di Euro solo per questo; in ballo, infatti, c'è anche il business del futuro, quello cioè deiservizi multimediali. Un mercato dai contorni ancora vaghi e imprevedibili ma con potenziali di sviluppoassicurati. E' attraverso il Gps, per esempio, che funzionano oggi i sistemi di sicurezza e antifurto satellitari perle automobili e gli innovativi sistemi di guida telematica già lanciati dalle grandi case automobilistiche. Gli attuali sistemi di navigazione satellitare sono utilizzati esclusivamente per:
RISPOSTA    Galileo è il progetto varato dall'Unione europea per la realizzazione di una costellazione di trenta satellitidestinati a fornire segnali per la localizzazione di qualsiasi mezzo mobile, sia a terra che in mare e cielo.Integrare i sistemi americani e russi e, ove possibile, anche competere con essi, è questo l'obiettivo di Galileo.Con questo progetto Bruxelles ha, in particolare, un'ambizione: realizzare il primo sistema di navigazione ad usoesclusivamente civile. Di sistemi di navigazione satellitare, è noto a tutti, ne esistono già. Il più diffuso è il Gpsamericano, e poi c'è il Gionass russo. In comune hanno un dato: sono entrambi di origine militare e sono gestitiin ambito militare. Nulla da eccepire, se non fosse che Stati Uniti e Russia si riservano la facoltà di attivarli edisattivarli in qualunque momento. Considerato che da questi sistemi dipende il trasporto aereo di tutto ilmondo, significa che la prima emergenza militare può interrompere il servizio. La Comunità europea però, nonha investito 6500 milioni di Euro solo per questo; in ballo, infatti, c'è anche il business del futuro, quello cioè deiservizi multimediali. Un mercato dai contorni ancora vaghi e imprevedibili ma con potenziali di sviluppoassicurati. E' attraverso il Gps, per esempio, che funzionano oggi i sistemi di sicurezza e antifurto satellitari perle automobili e gli innovativi sistemi di guida telematica già lanciati dalle grandi case automobilistiche. Quali sono i sistemi di navigazione satellitare attualmente in uso?
RISPOSTA   Domanda difficile Galileo è il progetto varato dall'Unione europea per la realizzazione di una costellazione di trenta satellitidestinati a fornire segnali per la localizzazione di qualsiasi mezzo mobile, sia a terra che in mare e cielo.Integrare i sistemi americani e russi e, ove possibile, anche competere con essi, è questo l'obiettivo di Galileo.Con questo progetto Bruxelles ha, in particolare, un'ambizione: realizzare il primo sistema di navigazione ad usoesclusivamente civile. Di sistemi di navigazione satellitare, è noto a tutti, ne esistono già. Il più diffuso è il Gpsamericano, e poi c'è il Gionass russo. In comune hanno un dato: sono entrambi di origine militare e sono gestitiin ambito militare. Nulla da eccepire, se non fosse che Stati Uniti e Russia si riservano la facoltà di attivarli edisattivarli in qualunque momento. Considerato che da questi sistemi dipende il trasporto aereo di tutto ilmondo, significa che la prima emergenza militare può interrompere il servizio. La Comunità europea però, nonha investito 6500 milioni di Euro solo per questo; in ballo, infatti, c'è anche il business del futuro, quello cioè deiservizi multimediali. Un mercato dai contorni ancora vaghi e imprevedibili ma con potenziali di sviluppoassicurati. E' attraverso il Gps, per esempio, che funzionano oggi i sistemi di sicurezza e antifurto satellitari perle automobili e gli innovativi sistemi di guida telematica già lanciati dalle grandi case automobilistiche. La Comunità europea ha investito tanto su Galileo:
RISPOSTA    Galileo è il progetto varato dall'Unione europea per la realizzazione di una costellazione di trenta satellitidestinati a fornire segnali per la localizzazione di qualsiasi mezzo mobile, sia a terra che in mare e cielo.Integrare i sistemi americani e russi e, ove possibile, anche competere con essi, è questo l'obiettivo di Galileo.Con questo progetto Bruxelles ha, in particolare, un'ambizione: realizzare il primo sistema di navigazione ad usoesclusivamente civile. Di sistemi di navigazione satellitare, è noto a tutti, ne esistono già. Il più diffuso è il Gpsamericano, e poi c'è il Gionass russo. In comune hanno un dato: sono entrambi di origine militare e sono gestitiin ambito militare. Nulla da eccepire, se non fosse che Stati Uniti e Russia si riservano la facoltà di attivarli edisattivarli in qualunque momento. Considerato che da questi sistemi dipende il trasporto aereo di tutto ilmondo, significa che la prima emergenza militare può interrompere il servizio. La Comunità europea però, nonha investito 6500 milioni di Euro solo per questo; in ballo, infatti, c'è anche il business del futuro, quello cioè deiservizi multimediali. Un mercato dai contorni ancora vaghi e imprevedibili ma con potenziali di sviluppoassicurati. E' attraverso il Gps, per esempio, che funzionano oggi i sistemi di sicurezza e antifurto satellitari perle automobili e gli innovativi sistemi di guida telematica già lanciati dalle grandi case automobilistiche. I servizi multimediali sono ritenuti:
RISPOSTA   Domanda difficile Galileo è il progetto varato dall'Unione europea per la realizzazione di una costellazione di trenta satellitidestinati a fornire segnali per la localizzazione di qualsiasi mezzo mobile, sia a terra che in mare e cielo.Integrare i sistemi americani e russi e, ove possibile, anche competere con essi, è questo l'obiettivo di Galileo.Con questo progetto Bruxelles ha, in particolare, un'ambizione: realizzare il primo sistema di navigazione ad usoesclusivamente civile. Di sistemi di navigazione satellitare, è noto a tutti, ne esistono già. Il più diffuso è il Gpsamericano, e poi c'è il Gionass russo. In comune hanno un dato: sono entrambi di origine militare e sono gestitiin ambito militare. Nulla da eccepire, se non fosse che Stati Uniti e Russia si riservano la facoltà di attivarli edisattivarli in qualunque momento. Considerato che da questi sistemi dipende il trasporto aereo di tutto ilmondo, significa che la prima emergenza militare può interrompere il servizio. La Comunità europea però, nonha investito 6500 milioni di Euro solo per questo; in ballo, infatti, c'è anche il business del futuro, quello cioè deiservizi multimediali. Un mercato dai contorni ancora vaghi e imprevedibili ma con potenziali di sviluppoassicurati. E' attraverso il Gps, per esempio, che funzionano oggi i sistemi di sicurezza e antifurto satellitari perle automobili e gli innovativi sistemi di guida telematica già lanciati dalle grandi case automobilistiche. I trenta satelliti che verranno messi in orbita serviranno:
RISPOSTA    Galileo è il progetto varato dall'Unione europea per la realizzazione di una costellazione di trenta satellitidestinati a fornire segnali per la localizzazione di qualsiasi mezzo mobile, sia a terra che in mare e cielo.Integrare i sistemi americani e russi e, ove possibile, anche competere con essi, è questo l'obiettivo di Galileo.Con questo progetto Bruxelles ha, in particolare, un'ambizione: realizzare il primo sistema di navigazione ad usoesclusivamente civile. Di sistemi di navigazione satellitare, è noto a tutti, ne esistono già. Il più diffuso è il Gpsamericano, e poi c'è il Gionass russo. In comune hanno un dato: sono entrambi di origine militare e sono gestitiin ambito militare. Nulla da eccepire, se non fosse che Stati Uniti e Russia si riservano la facoltà di attivarli edisattivarli in qualunque momento. Considerato che da questi sistemi dipende il trasporto aereo di tutto ilmondo, significa che la prima emergenza militare può interrompere il servizio. La Comunità europea però, nonha investito 6500 milioni di Euro solo per questo; in ballo, infatti, c'è anche il business del futuro, quello cioè deiservizi multimediali. Un mercato dai contorni ancora vaghi e imprevedibili ma con potenziali di sviluppoassicurati. E' attraverso il Gps, per esempio, che funzionano oggi i sistemi di sicurezza e antifurto satellitari perle automobili e gli innovativi sistemi di guida telematica già lanciati dalle grandi case automobilistiche. Gli antifurti satellitari per automobili, attualmente in uso, utilizzano il sistema di navigazione satellitare:
RISPOSTA    Gli esperti sono quasi tutti d'accordo: la terra d'Africa vide l'evoluzione dei primi ominidi. Le specie più antiche,in prevalenza erbivore, non osavano allontanarsi dall'area ristretta dove crescevano piante conosciute, finché,circa due milioni di anni fa, comparve un nuovo ominide: carnivoro e nato per muoversi. Quando cominciò amangiare la carne l'uomo riuscì a sfruttare l'adattamento degli altri animali ad altri tipi di piante e a espandersi inspazi immensi. Secondo una teoria diffusa, fu Homo erectus il primo a spingersi oltre i confini dell'Africa,lasciandosi dietro una scia: le proprie ossa, ma anche attrezzi in pietra. Le amigdale rinvenute in molti sititestimoniano che Erectus è passato da lì. Esperimenti e buon senso ci dicono che si trattava di utensili damacellazione, ma non possiamo provarlo; sono pietre lavorate a forma di mandorla per adattarle al palmo dellamano e che, a seconda della presa, tagliavano, schiacciavano o frantumavano, erano insomma i coltellinisvizzeri del tempo. L'esame delle ossa rinvenute testimonia che Erectus rappresenterebbe la specie di ominidepiù alta evolutasi fino ad allora raggiungendo la statura di un metro e 80 o più, il bacino stretto lo rendeva anchepiù efficiente di noi sulle due gambe, aveva una struttura fisica idonea a cacciare e a correre. Forse però Homoerectus non fu il primo esploratore. Nuovi e controversi elementi, che risalgono a tempi più remoti, hannoconvinto alcuni scienziati che, mentre Erectus si affermava in Africa, in Asia compariva una specie di Homo piùantica. Circa due milioni di anni fa:
RISPOSTA    Gli esperti sono quasi tutti d'accordo: la terra d'Africa vide l'evoluzione dei primi ominidi. Le specie più antiche,in prevalenza erbivore, non osavano allontanarsi dall'area ristretta dove crescevano piante conosciute, finché,circa due milioni di anni fa, comparve un nuovo ominide: carnivoro e nato per muoversi. Quando cominciò amangiare la carne l'uomo riuscì a sfruttare l'adattamento degli altri animali ad altri tipi di piante e a espandersi inspazi immensi. Secondo una teoria diffusa, fu Homo erectus il primo a spingersi oltre i confini dell'Africa,lasciandosi dietro una scia: le proprie ossa, ma anche attrezzi in pietra. Le amigdale rinvenute in molti sititestimoniano che Erectus è passato da lì. Esperimenti e buon senso ci dicono che si trattava di utensili damacellazione, ma non possiamo provarlo; sono pietre lavorate a forma di mandorla per adattarle al palmo dellamano e che, a seconda della presa, tagliavano, schiacciavano o frantumavano, erano insomma i coltellinisvizzeri del tempo. L'esame delle ossa rinvenute testimonia che Erectus rappresenterebbe la specie di ominidepiù alta evolutasi fino ad allora raggiungendo la statura di un metro e 80 o più, il bacino stretto lo rendeva anchepiù efficiente di noi sulle due gambe, aveva una struttura fisica idonea a cacciare e a correre. Forse però Homoerectus non fu il primo esploratore. Nuovi e controversi elementi, che risalgono a tempi più remoti, hannoconvinto alcuni scienziati che, mentre Erectus si affermava in Africa, in Asia compariva una specie di Homo piùantica. Nuovi e contrastanti elementi:
RISPOSTA    Gli esperti sono quasi tutti d'accordo: la terra d'Africa vide l'evoluzione dei primi ominidi. Le specie più antiche,in prevalenza erbivore, non osavano allontanarsi dall'area ristretta dove crescevano piante conosciute, finché,circa due milioni di anni fa, comparve un nuovo ominide: carnivoro e nato per muoversi. Quando cominciò amangiare la carne l'uomo riuscì a sfruttare l'adattamento degli altri animali ad altri tipi di piante e a espandersi inspazi immensi. Secondo una teoria diffusa, fu Homo erectus il primo a spingersi oltre i confini dell'Africa,lasciandosi dietro una scia: le proprie ossa, ma anche attrezzi in pietra. Le amigdale rinvenute in molti sititestimoniano che Erectus è passato da lì. Esperimenti e buon senso ci dicono che si trattava di utensili damacellazione, ma non possiamo provarlo; sono pietre lavorate a forma di mandorla per adattarle al palmo dellamano e che, a seconda della presa, tagliavano, schiacciavano o frantumavano, erano insomma i coltellinisvizzeri del tempo. L'esame delle ossa rinvenute testimonia che Erectus rappresenterebbe la specie di ominidepiù alta evolutasi fino ad allora raggiungendo la statura di un metro e 80 o più, il bacino stretto lo rendeva anchepiù efficiente di noi sulle due gambe, aveva una struttura fisica idonea a cacciare e a correre. Forse però Homoerectus non fu il primo esploratore. Nuovi e controversi elementi, che risalgono a tempi più remoti, hannoconvinto alcuni scienziati che, mentre Erectus si affermava in Africa, in Asia compariva una specie di Homo piùantica. A proposito dell'evoluzione dei primi ominidi:
RISPOSTA    Gli esperti sono quasi tutti d'accordo: la terra d'Africa vide l'evoluzione dei primi ominidi. Le specie più antiche,in prevalenza erbivore, non osavano allontanarsi dall'area ristretta dove crescevano piante conosciute, finché,circa due milioni di anni fa, comparve un nuovo ominide: carnivoro e nato per muoversi. Quando cominciò amangiare la carne l'uomo riuscì a sfruttare l'adattamento degli altri animali ad altri tipi di piante e a espandersi inspazi immensi. Secondo una teoria diffusa, fu Homo erectus il primo a spingersi oltre i confini dell'Africa,lasciandosi dietro una scia: le proprie ossa, ma anche attrezzi in pietra. Le amigdale rinvenute in molti sititestimoniano che Erectus è passato da lì. Esperimenti e buon senso ci dicono che si trattava di utensili damacellazione, ma non possiamo provarlo; sono pietre lavorate a forma di mandorla per adattarle al palmo dellamano e che, a seconda della presa, tagliavano, schiacciavano o frantumavano, erano insomma i coltellinisvizzeri del tempo. L'esame delle ossa rinvenute testimonia che Erectus rappresenterebbe la specie di ominidepiù alta evolutasi fino ad allora raggiungendo la statura di un metro e 80 o più, il bacino stretto lo rendeva anchepiù efficiente di noi sulle due gambe, aveva una struttura fisica idonea a cacciare e a correre. Forse però Homoerectus non fu il primo esploratore. Nuovi e controversi elementi, che risalgono a tempi più remoti, hannoconvinto alcuni scienziati che, mentre Erectus si affermava in Africa, in Asia compariva una specie di Homo piùantica. Le amigdale sono:
RISPOSTA    Gli esperti sono quasi tutti d'accordo: la terra d'Africa vide l'evoluzione dei primi ominidi. Le specie più antiche,in prevalenza erbivore, non osavano allontanarsi dall'area ristretta dove crescevano piante conosciute, finché,circa due milioni di anni fa, comparve un nuovo ominide: carnivoro e nato per muoversi. Quando cominciò amangiare la carne l'uomo riuscì a sfruttare l'adattamento degli altri animali ad altri tipi di piante e a espandersi inspazi immensi. Secondo una teoria diffusa, fu Homo erectus il primo a spingersi oltre i confini dell'Africa,lasciandosi dietro una scia: le proprie ossa, ma anche attrezzi in pietra. Le amigdale rinvenute in molti sititestimoniano che Erectus è passato da lì. Esperimenti e buon senso ci dicono che si trattava di utensili damacellazione, ma non possiamo provarlo; sono pietre lavorate a forma di mandorla per adattarle al palmo dellamano e che, a seconda della presa, tagliavano, schiacciavano o frantumavano, erano insomma i coltellinisvizzeri del tempo. L'esame delle ossa rinvenute testimonia che Erectus rappresenterebbe la specie di ominidepiù alta evolutasi fino ad allora raggiungendo la statura di un metro e 80 o più, il bacino stretto lo rendeva anchepiù efficiente di noi sulle due gambe, aveva una struttura fisica idonea a cacciare e a correre. Forse però Homoerectus non fu il primo esploratore. Nuovi e controversi elementi, che risalgono a tempi più remoti, hannoconvinto alcuni scienziati che, mentre Erectus si affermava in Africa, in Asia compariva una specie di Homo piùantica. Le specie più antiche di ominidi:
RISPOSTA   Domanda difficile Gli esperti sono quasi tutti d'accordo: la terra d'Africa vide l'evoluzione dei primi ominidi. Le specie più antiche,in prevalenza erbivore, non osavano allontanarsi dall'area ristretta dove crescevano piante conosciute, finché,circa due milioni di anni fa, comparve un nuovo ominide: carnivoro e nato per muoversi. Quando cominciò amangiare la carne l'uomo riuscì a sfruttare l'adattamento degli altri animali ad altri tipi di piante e a espandersi inspazi immensi. Secondo una teoria diffusa, fu Homo erectus il primo a spingersi oltre i confini dell'Africa,lasciandosi dietro una scia: le proprie ossa, ma anche attrezzi in pietra. Le amigdale rinvenute in molti sititestimoniano che Erectus è passato da lì. Esperimenti e buon senso ci dicono che si trattava di utensili damacellazione, ma non possiamo provarlo; sono pietre lavorate a forma di mandorla per adattarle al palmo dellamano e che, a seconda della presa, tagliavano, schiacciavano o frantumavano, erano insomma i coltellinisvizzeri del tempo. L'esame delle ossa rinvenute testimonia che Erectus rappresenterebbe la specie di ominidepiù alta evolutasi fino ad allora raggiungendo la statura di un metro e 80 o più, il bacino stretto lo rendeva anchepiù efficiente di noi sulle due gambe, aveva una struttura fisica idonea a cacciare e a correre. Forse però Homoerectus non fu il primo esploratore. Nuovi e controversi elementi, che risalgono a tempi più remoti, hannoconvinto alcuni scienziati che, mentre Erectus si affermava in Africa, in Asia compariva una specie di Homo piùantica. La scia di ossa che Homo erectus si è lasciato dietro le spalle:
RISPOSTA   Domanda difficile Gli esperti sono quasi tutti d'accordo: la terra d'Africa vide l'evoluzione dei primi ominidi. Le specie più antiche,in prevalenza erbivore, non osavano allontanarsi dall'area ristretta dove crescevano piante conosciute, finché,circa due milioni di anni fa, comparve un nuovo ominide: carnivoro e nato per muoversi. Quando cominciò amangiare la carne l'uomo riuscì a sfruttare l'adattamento degli altri animali ad altri tipi di piante e a espandersi inspazi immensi. Secondo una teoria diffusa, fu Homo erectus il primo a spingersi oltre i confini dell'Africa,lasciandosi dietro una scia: le proprie ossa, ma anche attrezzi in pietra. Le amigdale rinvenute in molti sititestimoniano che Erectus è passato da lì. Esperimenti e buon senso ci dicono che si trattava di utensili damacellazione, ma non possiamo provarlo; sono pietre lavorate a forma di mandorla per adattarle al palmo dellamano e che, a seconda della presa, tagliavano, schiacciavano o frantumavano, erano insomma i coltellinisvizzeri del tempo. L'esame delle ossa rinvenute testimonia che Erectus rappresenterebbe la specie di ominidepiù alta evolutasi fino ad allora raggiungendo la statura di un metro e 80 o più, il bacino stretto lo rendeva anchepiù efficiente di noi sulle due gambe, aveva una struttura fisica idonea a cacciare e a correre. Forse però Homoerectus non fu il primo esploratore. Nuovi e controversi elementi, che risalgono a tempi più remoti, hannoconvinto alcuni scienziati che, mentre Erectus si affermava in Africa, in Asia compariva una specie di Homo piùantica. Quando gli ominidi diventarono carnivori:
RISPOSTA   Domanda difficile Gli esperti sono quasi tutti d'accordo: la terra d'Africa vide l'evoluzione dei primi ominidi. Le specie più antiche,in prevalenza erbivore, non osavano allontanarsi dall'area ristretta dove crescevano piante conosciute, finché,circa due milioni di anni fa, comparve un nuovo ominide: carnivoro e nato per muoversi. Quando cominciò amangiare la carne l'uomo riuscì a sfruttare l'adattamento degli altri animali ad altri tipi di piante e a espandersi inspazi immensi. Secondo una teoria diffusa, fu Homo erectus il primo a spingersi oltre i confini dell'Africa,lasciandosi dietro una scia: le proprie ossa, ma anche attrezzi in pietra. Le amigdale rinvenute in molti sititestimoniano che Erectus è passato da lì. Esperimenti e buon senso ci dicono che si trattava di utensili damacellazione, ma non possiamo provarlo; sono pietre lavorate a forma di mandorla per adattarle al palmo dellamano e che, a seconda della presa, tagliavano, schiacciavano o frantumavano, erano insomma i coltellinisvizzeri del tempo. L'esame delle ossa rinvenute testimonia che Erectus rappresenterebbe la specie di ominidepiù alta evolutasi fino ad allora raggiungendo la statura di un metro e 80 o più, il bacino stretto lo rendeva anchepiù efficiente di noi sulle due gambe, aveva una struttura fisica idonea a cacciare e a correre. Forse però Homoerectus non fu il primo esploratore. Nuovi e controversi elementi, che risalgono a tempi più remoti, hannoconvinto alcuni scienziati che, mentre Erectus si affermava in Africa, in Asia compariva una specie di Homo piùantica. Homo erectus:
RISPOSTA    Gli indizi di un crescente interesse per i beni di lusso sono molti e consistenti. Il termine lusso, però, appareinadeguato a connotare soltanto il costo elevato di una tipologia di beni; va considerato anche in relazione allemotivazioni all'acquisto tanto diverse rispetto al passato. La differenza sostanziale è che, anziché iscriversi neivecchi codici dell'ostentazione, il lusso mobilita oggi motivazioni prevalentemente autoriferite. E, inoltre, adifferenza di un tempo, il lusso appare sempre meno come una prerogativa per pochi. Sono numerosi coloroche, pur non caratterizzandosi per redditi particolarmente elevati, optano per prodotti di lusso limitatamente asingole scelte di consumo. E' sempre più frequente costatare infatti, nei prodotti top di gamma, acquirenti che,sulla base del reddito disponibile, difficilmente sarebbero ascrivibili al target. Come se ciascuno rivendicasseper singole scelte - un orologio, un'auto, una vacanza, un abito - il diritto/dovere di concedersi il meglio. Oggi, a differenza di un tempo:
RISPOSTA    Gli indizi di un crescente interesse per i beni di lusso sono molti e consistenti. Il termine lusso, però, appareinadeguato a connotare soltanto il costo elevato di una tipologia di beni; va considerato anche in relazione allemotivazioni all'acquisto tanto diverse rispetto al passato. La differenza sostanziale è che, anziché iscriversi neivecchi codici dell'ostentazione, il lusso mobilita oggi motivazioni prevalentemente autoriferite. E, inoltre, adifferenza di un tempo, il lusso appare sempre meno come una prerogativa per pochi. Sono numerosi coloroche, pur non caratterizzandosi per redditi particolarmente elevati, optano per prodotti di lusso limitatamente asingole scelte di consumo. E' sempre più frequente costatare infatti, nei prodotti top di gamma, acquirenti che,sulla base del reddito disponibile, difficilmente sarebbero ascrivibili al target. Come se ciascuno rivendicasseper singole scelte - un orologio, un'auto, una vacanza, un abito - il diritto/dovere di concedersi il meglio. E' sempre più frequente constatare che molti acquirenti:

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