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Esercito Italiano
Quiz - Concorso per l'ammissione di 41 allievi al 7° corso Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata (A.U.F.P.) dell'Esercito per il conseguimento della nomina a Tenente in Ferma Prefissata, ausiliario del ruolo normale del Corpo degli Ingegneri, del Corpo di Commissariato e del Corpo Sanitario dell'Esercito
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Esercito Italiano
Quiz - Concorso per l'ammissione di 41 allievi al 7° corso Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata (A.U.F.P.) dell'Esercito per il conseguimento della nomina a Tenente in Ferma Prefissata, ausiliario del ruolo normale del Corpo degli Ingegneri, del Corpo di Commissariato e del Corpo Sanitario dell'Esercito
Brani
Inizia
La pace con la Russia rendeva ora finalmente possibile ai tedeschi di volgere tutte le proprie forze verso occidente. Nonostante le perdite, l'esercito tedesco era ancora un possente organismo militare che non aveva subito mai vere sconfitte. Fra il 21 marzo e il 17 luglio 1918 i tedeschi rinnovarono le loro offensive in Piccardia e nella Champagne contro le posizioni nemiche. Essi ottennero una serie di brillanti vittorie parziali, anche grazie al fatto che disponevano della superiorità numerica in conseguenza dell'afflusso di truppe da quello che era stato il fronte orientale. In giugno avevano fatto centinaia di migliaia di prigionieri e si erano impadroniti di circa 2500 cannoni. Eppure il fronte occidentale non cedette. I franco-britannici riorganizzarono alla fine di marzo i loro comandi affidando il comando supremo al generale francese Foch. Nel frattempo, sotto la spinta del gigantesco urto offensivo tedesco, gli americani accelerarono l'invio di truppe. In sostanza, alla fine di giugno si ripeteva la situazione che era stata propria delle grandi offensive occidentali tedesche dell'inizio della guerra. I tedeschi avevano conseguito brillanti successi parziali, senza però riuscire a raggiungere l'obiettivo dello sfondamento, la conquista di Parigi o di Calais (così da isolare gli inglesi dai francesi). Il 15 luglio essi sferrarono l'ultimo colpo, decisivo per le sorti future della guerra, e attaccarono in direzione della Marna. Era questa la seconda battaglia della Marna, dopo quella del 1914. Foch il 17 luglio contrattaccò con le sue riserve, costringendo gli esausti tedeschi a indietreggiare e iniziando una controffensiva generale. Inglesi, francesi e americani poterono contare su una schiacciante superiorità di mezzi. Le truppe alleate gettarono nella lotta un gran numero di carri armati e di aerei, senza che i tedeschi potessero contrapporre mezzi analoghi. I tedeschi subirono così, fra la metà di luglio e la metà di agosto, la loro prima grande disfatta. Nella battaglia di Amiens (8-11 agosto) gli inglesi fecero una profonda breccia nelle linee tedesche gettando nella fornace 450 carri armati. Ludendorff definì quella battaglia la "giornata nera" dell'esercito tedesco. Le truppe ebbero cedimenti su vasta scala e sintomi di ribellione aperta misero a nudo come anche per i soldati tedeschi fosse venuto il momento della rivolta contro la guerra e le sue stragi. Il 14 agosto Guglielmo II prese in considerazione la possibilità di intavolare, con la mediazione dell'Olanda, trattative di pace. Ma gli alleati, ormai, forti della loro superiorità, pretendevano la capitolazione totale degli Imperi centrali; il che la Germania non intendeva accettare. La situazione dei tedeschi era ulteriormente aggravata dal fatto che i loro alleati, l'Impero austro-ungarico, la Turchia e la Bulgaria, si trovavano ormai in uno stato di crisi vicino al collasso. Mentre in Siria e in Palestina i turchi subivano continue disfatte a opera degli inglesi, truppe alleate si apprestavano all'attacco finale contro la Bulgaria, la quale capitolò il 24 settembre 1918. Francesi e inglesi poterono contare in agosto, quando il generalissimo Foch diede inizio all'avanzata che doveva culminare nell'ordine di offensiva generale del settembre, sull'appoggio di un milione di soldati americani, e su un aiuto materiale degli USA gigantesco (armamenti, viveri ecc.). I tedeschi non erano più assolutamente in condizione di resistere. Pur senza abbandonarsi al panico e retrocedendo disciplinatamente e ordinatamente, furono costretti a sgomberare le zone occupate della Francia del Nord e il Belgio occidentale. La catastrofe militare imminente ebbe profondi riflessi nella politica interna. Mentre l'imperatore Guglielmo II entrava nell'ombra, si formò agli inizi di ottobre un governo presieduto dal principe Max von Baden, che godeva fama di essere di orientamenti democratici.
Secondo quanto desumibile dal brano riportato nella pagina accanto, si deve dedurre che Guglielmo II era:
Secondo quanto desumibile dal brano riportato nella pagina accanto, si deve dedurre che Guglielmo II era:
A | il re della Bulgaria |
B | l'imperatore della Germania |
C | il re d'Olanda |
D | l'imperatore della Turchia |
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