Tutte le domande del quiz : Ragionamento critico verbaletratto da:Comune di Napoli Quiz - Concorsi-corso pubblici per titoli ed esami, per il reclutamento complessivo di 534 unita' di personale di ruolo con diversi profili professionali delle categorie C e D - Selezioni per LAUREATI  Esercitati su questo Quiz  |
RISPOSTA   L'acqua dissolve una grande quantità di sostanze. Ciò è da una parte un fatto positivo, perché permette dismacchiare i vestiti e di preparare bevande come tè e caffè. In altri casi è un serio problema poiché rendel'acqua facilmente inquinabile, per esempio col dissolvimento dei metalli tossici prodotti dagli impiantiindustriali. In tal caso, non è facile recuperare le sostanze pericolose. Ricercatori dell'università dell'Alabamahanno progettato un liquido che può rompere il legame tra l'acqua e le molecole di alcuni inquinanti. Si tratta diun solvente altamente discriminante, che può agire in modo molto specifico nei confronti di particolari metalli.La tecnica potrebbe risultare molto utile per depurare l'acqua contaminata e potrebbe trovare un uso in alcuniprocessi chimici industriali. Il solvente «pignolo» appartiene a uno strano gruppo di sali, i liquidi ionici.Normalmente questo tipo di composizione si trova in solidi con un punto di fusione molto alto, come rocce eminerali, poiché l'attrazione elettrica tra cariche di segno opposto li lega fortemente. I ricercatori hannoinvestigato sulla possibilità di sostituire con ioni liquidi alcuni solventi infiammabili o tossici usaticomunemente nei processi industriali. In questi ultimi sono frequentemente utilizzati solventi organici, che nonsi sciolgono in acqua. Al contrario, i liquidi ionici sono in grado di mischiarsi con l'acqua e tenere separatispecifici materiali. Ciò non avviene automaticamente e per tutte le sostanze: molte di queste molecole resistonoall'attrazione dei liquidi ionici preferendo stare nell'acqua. Gli scienziati hanno superato questo ostacoloprogettando liquidi ionici che contengono particolari gruppi chimici che si legano ai metalli come minuscolepinze. In particolare, hanno prodotto solventi in cui sono presenti atomi di zolfo e gruppi di urea che si leganofacilmente ai metalli pesanti, e molto tossici, come mercurio e cadmio. Gli atomi di zolfo: |
| RISPOSTA   L'acqua dissolve una grande quantità di sostanze. Ciò è da una parte un fatto positivo, perché permette dismacchiare i vestiti e di preparare bevande come tè e caffè. In altri casi è un serio problema poiché rendel'acqua facilmente inquinabile, per esempio col dissolvimento dei metalli tossici prodotti dagli impiantiindustriali. In tal caso, non è facile recuperare le sostanze pericolose. Ricercatori dell'università dell'Alabamahanno progettato un liquido che può rompere il legame tra l'acqua e le molecole di alcuni inquinanti. Si tratta diun solvente altamente discriminante, che può agire in modo molto specifico nei confronti di particolari metalli.La tecnica potrebbe risultare molto utile per depurare l'acqua contaminata e potrebbe trovare un uso in alcuniprocessi chimici industriali. Il solvente «pignolo» appartiene a uno strano gruppo di sali, i liquidi ionici.Normalmente questo tipo di composizione si trova in solidi con un punto di fusione molto alto, come rocce eminerali, poiché l'attrazione elettrica tra cariche di segno opposto li lega fortemente. I ricercatori hannoinvestigato sulla possibilità di sostituire con ioni liquidi alcuni solventi infiammabili o tossici usaticomunemente nei processi industriali. In questi ultimi sono frequentemente utilizzati solventi organici, che nonsi sciolgono in acqua. Al contrario, i liquidi ionici sono in grado di mischiarsi con l'acqua e tenere separatispecifici materiali. Ciò non avviene automaticamente e per tutte le sostanze: molte di queste molecole resistonoall'attrazione dei liquidi ionici preferendo stare nell'acqua. Gli scienziati hanno superato questo ostacoloprogettando liquidi ionici che contengono particolari gruppi chimici che si legano ai metalli come minuscolepinze. In particolare, hanno prodotto solventi in cui sono presenti atomi di zolfo e gruppi di urea che si leganofacilmente ai metalli pesanti, e molto tossici, come mercurio e cadmio. La composizione dei liquidi ionici: |
| RISPOSTA   L'analisi di due meteoriti ritrovati in Antartide ha rivitalizzato un vecchio dibattito sull'origine delle condrule, lepiccole sferette da cui si pensa ebbero origine tutti i corpi del sistema solare. L'analisi chimica delle condrulerivela normalmente una miscela di silicati e metalli che può essere prodotta solo ad alte temperature. Una teoriaspiegava che le condrule si erano formate in una regione dove ora si trova la fascia degli asteroidi, quando latemperatura era ancora di circa 400 gradi e il materiale era riscaldato, ogni tanto, fino a circa 1500 gradi dalleonde d'urto associate alla formazione del sole. Queste condrule si aggregarono poi in oggetti più grandi, dandoinfine origine ai pianeti che osserviamo oggi. Nel 1996, però, è stata proposta una nuova teoria. Le immaginidello Hubble Space Telescope hanno mostrato che la maggior parte delle stelle hanno origine in enormi dischidi polvere e gas. Quando il disco si contrae, attira una enorme quantità di polveri verso il centro, dove letemperature sono molto alte. Il disco in rotazione dà, però, anche origine a potenti getti di materia, chescagliano il materiale nello spazio, lontano dalla stella. Secondo gli astronomi dell'Università della California, lecondrule hanno quindi avuto origine molto vicino al sole, e sono poi state scagliate lontano, dove hanno datoorigine ai pianeti. Uno studio pubblicato su «Science», ha trovato un sostegno a questa teoria nel dettagliatostudio di due meteoriti. L'analisi chimica ha rivelato delle condrule particolarmente ricche di metalli, che sidevono essere formate a temperature molto più alte del normale. Inoltre, le caratteristiche dei minerali trovatimostrano che essi si devono essere formati in pochi giorni per condensazione da un materiale molto caldo,prima di essere trasportati in una zona più fredda molto rapidamente. Una teoria del passato affermava: |
| RISPOSTA   L'analisi di due meteoriti ritrovati in Antartide ha rivitalizzato un vecchio dibattito sull'origine delle condrule, lepiccole sferette da cui si pensa ebbero origine tutti i corpi del sistema solare. L'analisi chimica delle condrulerivela normalmente una miscela di silicati e metalli che può essere prodotta solo ad alte temperature. Una teoriaspiegava che le condrule si erano formate in una regione dove ora si trova la fascia degli asteroidi, quando latemperatura era ancora di circa 400 gradi e il materiale era riscaldato, ogni tanto, fino a circa 1500 gradi dalleonde d'urto associate alla formazione del sole. Queste condrule si aggregarono poi in oggetti più grandi, dandoinfine origine ai pianeti che osserviamo oggi. Nel 1996, però, è stata proposta una nuova teoria. Le immaginidello Hubble Space Telescope hanno mostrato che la maggior parte delle stelle hanno origine in enormi dischidi polvere e gas. Quando il disco si contrae, attira una enorme quantità di polveri verso il centro, dove letemperature sono molto alte. Il disco in rotazione dà, però, anche origine a potenti getti di materia, chescagliano il materiale nello spazio, lontano dalla stella. Secondo gli astronomi dell'Università della California, lecondrule hanno quindi avuto origine molto vicino al sole, e sono poi state scagliate lontano, dove hanno datoorigine ai pianeti. Uno studio pubblicato su «Science», ha trovato un sostegno a questa teoria nel dettagliatostudio di due meteoriti. L'analisi chimica ha rivelato delle condrule particolarmente ricche di metalli, che sidevono essere formate a temperature molto più alte del normale. Inoltre, le caratteristiche dei minerali trovatimostrano che essi si devono essere formati in pochi giorni per condensazione da un materiale molto caldo,prima di essere trasportati in una zona più fredda molto rapidamente. La funzione che viene attribuita alle condrule è la strutturazione dei pianeti grazie: |
| RISPOSTA   L'analisi di due meteoriti ritrovati in Antartide ha rivitalizzato un vecchio dibattito sull'origine delle condrule, lepiccole sferette da cui si pensa ebbero origine tutti i corpi del sistema solare. L'analisi chimica delle condrulerivela normalmente una miscela di silicati e metalli che può essere prodotta solo ad alte temperature. Una teoriaspiegava che le condrule si erano formate in una regione dove ora si trova la fascia degli asteroidi, quando latemperatura era ancora di circa 400 gradi e il materiale era riscaldato, ogni tanto, fino a circa 1500 gradi dalleonde d'urto associate alla formazione del sole. Queste condrule si aggregarono poi in oggetti più grandi, dandoinfine origine ai pianeti che osserviamo oggi. Nel 1996, però, è stata proposta una nuova teoria. Le immaginidello Hubble Space Telescope hanno mostrato che la maggior parte delle stelle hanno origine in enormi dischidi polvere e gas. Quando il disco si contrae, attira una enorme quantità di polveri verso il centro, dove letemperature sono molto alte. Il disco in rotazione dà, però, anche origine a potenti getti di materia, chescagliano il materiale nello spazio, lontano dalla stella. Secondo gli astronomi dell'Università della California, lecondrule hanno quindi avuto origine molto vicino al sole, e sono poi state scagliate lontano, dove hanno datoorigine ai pianeti. Uno studio pubblicato su «Science», ha trovato un sostegno a questa teoria nel dettagliatostudio di due meteoriti. L'analisi chimica ha rivelato delle condrule particolarmente ricche di metalli, che sidevono essere formate a temperature molto più alte del normale. Inoltre, le caratteristiche dei minerali trovatimostrano che essi si devono essere formati in pochi giorni per condensazione da un materiale molto caldo,prima di essere trasportati in una zona più fredda molto rapidamente. Una nuova teoria proposta negli anni novanta: |
| RISPOSTA   L'analisi di due meteoriti ritrovati in Antartide ha rivitalizzato un vecchio dibattito sull'origine delle condrule, lepiccole sferette da cui si pensa ebbero origine tutti i corpi del sistema solare. L'analisi chimica delle condrulerivela normalmente una miscela di silicati e metalli che può essere prodotta solo ad alte temperature. Una teoriaspiegava che le condrule si erano formate in una regione dove ora si trova la fascia degli asteroidi, quando latemperatura era ancora di circa 400 gradi e il materiale era riscaldato, ogni tanto, fino a circa 1500 gradi dalleonde d'urto associate alla formazione del sole. Queste condrule si aggregarono poi in oggetti più grandi, dandoinfine origine ai pianeti che osserviamo oggi. Nel 1996, però, è stata proposta una nuova teoria. Le immaginidello Hubble Space Telescope hanno mostrato che la maggior parte delle stelle hanno origine in enormi dischidi polvere e gas. Quando il disco si contrae, attira una enorme quantità di polveri verso il centro, dove letemperature sono molto alte. Il disco in rotazione dà, però, anche origine a potenti getti di materia, chescagliano il materiale nello spazio, lontano dalla stella. Secondo gli astronomi dell'Università della California, lecondrule hanno quindi avuto origine molto vicino al sole, e sono poi state scagliate lontano, dove hanno datoorigine ai pianeti. Uno studio pubblicato su «Science», ha trovato un sostegno a questa teoria nel dettagliatostudio di due meteoriti. L'analisi chimica ha rivelato delle condrule particolarmente ricche di metalli, che sidevono essere formate a temperature molto più alte del normale. Inoltre, le caratteristiche dei minerali trovatimostrano che essi si devono essere formati in pochi giorni per condensazione da un materiale molto caldo,prima di essere trasportati in una zona più fredda molto rapidamente. Secondo un astronomo dell'università della California: |
RISPOSTA   L'analisi di due meteoriti ritrovati in Antartide ha rivitalizzato un vecchio dibattito sull'origine delle condrule, lepiccole sferette da cui si pensa ebbero origine tutti i corpi del sistema solare. L'analisi chimica delle condrulerivela normalmente una miscela di silicati e metalli che può essere prodotta solo ad alte temperature. Una teoriaspiegava che le condrule si erano formate in una regione dove ora si trova la fascia degli asteroidi, quando latemperatura era ancora di circa 400 gradi e il materiale era riscaldato, ogni tanto, fino a circa 1500 gradi dalleonde d'urto associate alla formazione del sole. Queste condrule si aggregarono poi in oggetti più grandi, dandoinfine origine ai pianeti che osserviamo oggi. Nel 1996, però, è stata proposta una nuova teoria. Le immaginidello Hubble Space Telescope hanno mostrato che la maggior parte delle stelle hanno origine in enormi dischidi polvere e gas. Quando il disco si contrae, attira una enorme quantità di polveri verso il centro, dove letemperature sono molto alte. Il disco in rotazione dà, però, anche origine a potenti getti di materia, chescagliano il materiale nello spazio, lontano dalla stella. Secondo gli astronomi dell'Università della California, lecondrule hanno quindi avuto origine molto vicino al sole, e sono poi state scagliate lontano, dove hanno datoorigine ai pianeti. Uno studio pubblicato su «Science», ha trovato un sostegno a questa teoria nel dettagliatostudio di due meteoriti. L'analisi chimica ha rivelato delle condrule particolarmente ricche di metalli, che sidevono essere formate a temperature molto più alte del normale. Inoltre, le caratteristiche dei minerali trovatimostrano che essi si devono essere formati in pochi giorni per condensazione da un materiale molto caldo,prima di essere trasportati in una zona più fredda molto rapidamente. In un articolo pubblicato di recente: |
RISPOSTA   L'analisi di due meteoriti ritrovati in Antartide ha rivitalizzato un vecchio dibattito sull'origine delle condrule, lepiccole sferette da cui si pensa ebbero origine tutti i corpi del sistema solare. L'analisi chimica delle condrulerivela normalmente una miscela di silicati e metalli che può essere prodotta solo ad alte temperature. Una teoriaspiegava che le condrule si erano formate in una regione dove ora si trova la fascia degli asteroidi, quando latemperatura era ancora di circa 400 gradi e il materiale era riscaldato, ogni tanto, fino a circa 1500 gradi dalleonde d'urto associate alla formazione del sole. Queste condrule si aggregarono poi in oggetti più grandi, dandoinfine origine ai pianeti che osserviamo oggi. Nel 1996, però, è stata proposta una nuova teoria. Le immaginidello Hubble Space Telescope hanno mostrato che la maggior parte delle stelle hanno origine in enormi dischidi polvere e gas. Quando il disco si contrae, attira una enorme quantità di polveri verso il centro, dove letemperature sono molto alte. Il disco in rotazione dà, però, anche origine a potenti getti di materia, chescagliano il materiale nello spazio, lontano dalla stella. Secondo gli astronomi dell'Università della California, lecondrule hanno quindi avuto origine molto vicino al sole, e sono poi state scagliate lontano, dove hanno datoorigine ai pianeti. Uno studio pubblicato su «Science», ha trovato un sostegno a questa teoria nel dettagliatostudio di due meteoriti. L'analisi chimica ha rivelato delle condrule particolarmente ricche di metalli, che sidevono essere formate a temperature molto più alte del normale. Inoltre, le caratteristiche dei minerali trovatimostrano che essi si devono essere formati in pochi giorni per condensazione da un materiale molto caldo,prima di essere trasportati in una zona più fredda molto rapidamente. Le ipotesi circa l'origine dei pianeti: |
| RISPOSTA   L'analisi di due meteoriti ritrovati in Antartide ha rivitalizzato un vecchio dibattito sull'origine delle condrule, lepiccole sferette da cui si pensa ebbero origine tutti i corpi del sistema solare. L'analisi chimica delle condrulerivela normalmente una miscela di silicati e metalli che può essere prodotta solo ad alte temperature. Una teoriaspiegava che le condrule si erano formate in una regione dove ora si trova la fascia degli asteroidi, quando latemperatura era ancora di circa 400 gradi e il materiale era riscaldato, ogni tanto, fino a circa 1500 gradi dalleonde d'urto associate alla formazione del sole. Queste condrule si aggregarono poi in oggetti più grandi, dandoinfine origine ai pianeti che osserviamo oggi. Nel 1996, però, è stata proposta una nuova teoria. Le immaginidello Hubble Space Telescope hanno mostrato che la maggior parte delle stelle hanno origine in enormi dischidi polvere e gas. Quando il disco si contrae, attira una enorme quantità di polveri verso il centro, dove letemperature sono molto alte. Il disco in rotazione dà, però, anche origine a potenti getti di materia, chescagliano il materiale nello spazio, lontano dalla stella. Secondo gli astronomi dell'Università della California, lecondrule hanno quindi avuto origine molto vicino al sole, e sono poi state scagliate lontano, dove hanno datoorigine ai pianeti. Uno studio pubblicato su «Science», ha trovato un sostegno a questa teoria nel dettagliatostudio di due meteoriti. L'analisi chimica ha rivelato delle condrule particolarmente ricche di metalli, che sidevono essere formate a temperature molto più alte del normale. Inoltre, le caratteristiche dei minerali trovatimostrano che essi si devono essere formati in pochi giorni per condensazione da un materiale molto caldo,prima di essere trasportati in una zona più fredda molto rapidamente. Le ultime ipotesi circa la formazione delle condrule: |
| RISPOSTA   L'analisi di due meteoriti ritrovati in Antartide ha rivitalizzato un vecchio dibattito sull'origine delle condrule, lepiccole sferette da cui si pensa ebbero origine tutti i corpi del sistema solare. L'analisi chimica delle condrulerivela normalmente una miscela di silicati e metalli che può essere prodotta solo ad alte temperature. Una teoriaspiegava che le condrule si erano formate in una regione dove ora si trova la fascia degli asteroidi, quando latemperatura era ancora di circa 400 gradi e il materiale era riscaldato, ogni tanto, fino a circa 1500 gradi dalleonde d'urto associate alla formazione del sole. Queste condrule si aggregarono poi in oggetti più grandi, dandoinfine origine ai pianeti che osserviamo oggi. Nel 1996, però, è stata proposta una nuova teoria. Le immaginidello Hubble Space Telescope hanno mostrato che la maggior parte delle stelle hanno origine in enormi dischidi polvere e gas. Quando il disco si contrae, attira una enorme quantità di polveri verso il centro, dove letemperature sono molto alte. Il disco in rotazione dà, però, anche origine a potenti getti di materia, chescagliano il materiale nello spazio, lontano dalla stella. Secondo gli astronomi dell'Università della California, lecondrule hanno quindi avuto origine molto vicino al sole, e sono poi state scagliate lontano, dove hanno datoorigine ai pianeti. Uno studio pubblicato su «Science», ha trovato un sostegno a questa teoria nel dettagliatostudio di due meteoriti. L'analisi chimica ha rivelato delle condrule particolarmente ricche di metalli, che sidevono essere formate a temperature molto più alte del normale. Inoltre, le caratteristiche dei minerali trovatimostrano che essi si devono essere formati in pochi giorni per condensazione da un materiale molto caldo,prima di essere trasportati in una zona più fredda molto rapidamente. L'analisi chimica delle condrule: |
| RISPOSTA   L'appuntamento con il giubileo ha visto una domanda extra di strutture ricettive. Non era pensabile, infatti, chele strutture "tradizionali" avrebbero potuto da sole essere in grado di assorbire l'imponente afflusso di visitatori.Servono strutture flessibili slegate dall'offerta di un servizio turistico tradizionale. Una risposta a questeesigenze è venuta dai "Bed and Breakfast". Le origini, come anche il nome "Bed and Breakfast", sonoanglosassoni, ma il fenomeno sta da tempo interessando l'Italia, in seguito anche all'entrata in vigore dellalegge regionale del Lazio che per prima ha messo ordine nel settore, aprendo la strada ad altre leggi regionali. IB&B (sigla utilizzata al posto della dicitura per intero) non hanno nulla a che vedere con il subaffitto e devonorestare nell'ambito delle mura domestiche: si tratta di famiglie che aprono la loro casa, offrendo pernottamentoe prima colazione a prezzi accettabili. Oltre che un fenomeno economico i B&B dovrebbero essere un fattoculturale, consentendo al turista di calarsi nella realtà vera del Paese che visita. Con il giubileo: |
| RISPOSTA   L'appuntamento con il giubileo ha visto una domanda extra di strutture ricettive. Non era pensabile, infatti, chele strutture "tradizionali" avrebbero potuto da sole essere in grado di assorbire l'imponente afflusso di visitatori.Servono strutture flessibili slegate dall'offerta di un servizio turistico tradizionale. Una risposta a questeesigenze è venuta dai "Bed and Breakfast". Le origini, come anche il nome "Bed and Breakfast", sonoanglosassoni, ma il fenomeno sta da tempo interessando l'Italia, in seguito anche all'entrata in vigore dellalegge regionale del Lazio che per prima ha messo ordine nel settore, aprendo la strada ad altre leggi regionali. IB&B (sigla utilizzata al posto della dicitura per intero) non hanno nulla a che vedere con il subaffitto e devonorestare nell'ambito delle mura domestiche: si tratta di famiglie che aprono la loro casa, offrendo pernottamentoe prima colazione a prezzi accettabili. Oltre che un fenomeno economico i B&B dovrebbero essere un fattoculturale, consentendo al turista di calarsi nella realtà vera del Paese che visita. I "Bed and Breakfast": |
| RISPOSTA   L'appuntamento con il giubileo ha visto una domanda extra di strutture ricettive. Non era pensabile, infatti, chele strutture "tradizionali" avrebbero potuto da sole essere in grado di assorbire l'imponente afflusso di visitatori.Servono strutture flessibili slegate dall'offerta di un servizio turistico tradizionale. Una risposta a questeesigenze è venuta dai "Bed and Breakfast". Le origini, come anche il nome "Bed and Breakfast", sonoanglosassoni, ma il fenomeno sta da tempo interessando l'Italia, in seguito anche all'entrata in vigore dellalegge regionale del Lazio che per prima ha messo ordine nel settore, aprendo la strada ad altre leggi regionali. IB&B (sigla utilizzata al posto della dicitura per intero) non hanno nulla a che vedere con il subaffitto e devonorestare nell'ambito delle mura domestiche: si tratta di famiglie che aprono la loro casa, offrendo pernottamentoe prima colazione a prezzi accettabili. Oltre che un fenomeno economico i B&B dovrebbero essere un fattoculturale, consentendo al turista di calarsi nella realtà vera del Paese che visita. Con la diffusione, anche in Italia, del "Bed and Breakfast": |
| RISPOSTA   L'appuntamento con il giubileo ha visto una domanda extra di strutture ricettive. Non era pensabile, infatti, chele strutture "tradizionali" avrebbero potuto da sole essere in grado di assorbire l'imponente afflusso di visitatori.Servono strutture flessibili slegate dall'offerta di un servizio turistico tradizionale. Una risposta a questeesigenze è venuta dai "Bed and Breakfast". Le origini, come anche il nome "Bed and Breakfast", sonoanglosassoni, ma il fenomeno sta da tempo interessando l'Italia, in seguito anche all'entrata in vigore dellalegge regionale del Lazio che per prima ha messo ordine nel settore, aprendo la strada ad altre leggi regionali. IB&B (sigla utilizzata al posto della dicitura per intero) non hanno nulla a che vedere con il subaffitto e devonorestare nell'ambito delle mura domestiche: si tratta di famiglie che aprono la loro casa, offrendo pernottamentoe prima colazione a prezzi accettabili. Oltre che un fenomeno economico i B&B dovrebbero essere un fattoculturale, consentendo al turista di calarsi nella realtà vera del Paese che visita. Nell'ambito dei B&B, la legge regionale del Lazio: |
| RISPOSTA   L'appuntamento con il giubileo ha visto una domanda extra di strutture ricettive. Non era pensabile, infatti, chele strutture "tradizionali" avrebbero potuto da sole essere in grado di assorbire l'imponente afflusso di visitatori.Servono strutture flessibili slegate dall'offerta di un servizio turistico tradizionale. Una risposta a questeesigenze è venuta dai "Bed and Breakfast". Le origini, come anche il nome "Bed and Breakfast", sonoanglosassoni, ma il fenomeno sta da tempo interessando l'Italia, in seguito anche all'entrata in vigore dellalegge regionale del Lazio che per prima ha messo ordine nel settore, aprendo la strada ad altre leggi regionali. IB&B (sigla utilizzata al posto della dicitura per intero) non hanno nulla a che vedere con il subaffitto e devonorestare nell'ambito delle mura domestiche: si tratta di famiglie che aprono la loro casa, offrendo pernottamentoe prima colazione a prezzi accettabili. Oltre che un fenomeno economico i B&B dovrebbero essere un fattoculturale, consentendo al turista di calarsi nella realtà vera del Paese che visita. Anche in Italia sta prendendo piede il fenomeno dei B&B. Si tratta, in sostanza: |
| RISPOSTA   L'appuntamento con il giubileo ha visto una domanda extra di strutture ricettive. Non era pensabile, infatti, chele strutture "tradizionali" avrebbero potuto da sole essere in grado di assorbire l'imponente afflusso di visitatori.Servono strutture flessibili slegate dall'offerta di un servizio turistico tradizionale. Una risposta a questeesigenze è venuta dai "Bed and Breakfast". Le origini, come anche il nome "Bed and Breakfast", sonoanglosassoni, ma il fenomeno sta da tempo interessando l'Italia, in seguito anche all'entrata in vigore dellalegge regionale del Lazio che per prima ha messo ordine nel settore, aprendo la strada ad altre leggi regionali. IB&B (sigla utilizzata al posto della dicitura per intero) non hanno nulla a che vedere con il subaffitto e devonorestare nell'ambito delle mura domestiche: si tratta di famiglie che aprono la loro casa, offrendo pernottamentoe prima colazione a prezzi accettabili. Oltre che un fenomeno economico i B&B dovrebbero essere un fattoculturale, consentendo al turista di calarsi nella realtà vera del Paese che visita. Strutture flessibili slegate da un servizio turistico tradizionale: |
| RISPOSTA   L'appuntamento con il giubileo ha visto una domanda extra di strutture ricettive. Non era pensabile, infatti, chele strutture "tradizionali" avrebbero potuto da sole essere in grado di assorbire l'imponente afflusso di visitatori.Servono strutture flessibili slegate dall'offerta di un servizio turistico tradizionale. Una risposta a questeesigenze è venuta dai "Bed and Breakfast". Le origini, come anche il nome "Bed and Breakfast", sonoanglosassoni, ma il fenomeno sta da tempo interessando l'Italia, in seguito anche all'entrata in vigore dellalegge regionale del Lazio che per prima ha messo ordine nel settore, aprendo la strada ad altre leggi regionali. IB&B (sigla utilizzata al posto della dicitura per intero) non hanno nulla a che vedere con il subaffitto e devonorestare nell'ambito delle mura domestiche: si tratta di famiglie che aprono la loro casa, offrendo pernottamentoe prima colazione a prezzi accettabili. Oltre che un fenomeno economico i B&B dovrebbero essere un fattoculturale, consentendo al turista di calarsi nella realtà vera del Paese che visita. L'appuntamento con il giubileo: |
| RISPOSTA   L'appuntamento con il giubileo ha visto una domanda extra di strutture ricettive. Non era pensabile, infatti, chele strutture "tradizionali" avrebbero potuto da sole essere in grado di assorbire l'imponente afflusso di visitatori.Servono strutture flessibili slegate dall'offerta di un servizio turistico tradizionale. Una risposta a questeesigenze è venuta dai "Bed and Breakfast". Le origini, come anche il nome "Bed and Breakfast", sonoanglosassoni, ma il fenomeno sta da tempo interessando l'Italia, in seguito anche all'entrata in vigore dellalegge regionale del Lazio che per prima ha messo ordine nel settore, aprendo la strada ad altre leggi regionali. IB&B (sigla utilizzata al posto della dicitura per intero) non hanno nulla a che vedere con il subaffitto e devonorestare nell'ambito delle mura domestiche: si tratta di famiglie che aprono la loro casa, offrendo pernottamentoe prima colazione a prezzi accettabili. Oltre che un fenomeno economico i B&B dovrebbero essere un fattoculturale, consentendo al turista di calarsi nella realtà vera del Paese che visita. I B&B sono un fenomeno: |
RISPOSTA   L'industria, soprattutto nella dimensione della fabbrica, ha subito un cambiamento profondo dagli albori dellaciviltà delle macchine. Soprattutto negli ultimi anni, sotto la spinta dell'automazione, dell'informatica, delletelecomunicazioni, il modo di produrre ha vissuto una seconda rivoluzione di cui, tuttavia, spesso non sonobalzati alla ribalta gli aspetti positivi. Non stupisce che spesso l'impresa venga identificata ancora con i vecchimodelli, con gli ambienti rumorosi e ostili delle catene di montaggio, in fondo con l'immagine surreale di CharlieChaplin in "Tempi moderni". Ma, per fortuna, i vecchi sistemi produttivi appartengono in gran parte al museodell'industrializzazione. L'azienda moderna è una realtà sempre più integrata di progettazione, programmazione,produzione e marketing: sono aumentate le funzioni aziendali e insieme è cresciuta l'integrazione tra le diversefunzioni; è aumentata la responsabilità ad ogni livello e sta crescendo anche la possibilità di far partecipare invario modo tutti i componenti dell'impresa ai risultati aziendali. Nell'industria moderna: |
RISPOSTA   L'industria, soprattutto nella dimensione della fabbrica, ha subito un cambiamento profondo dagli albori dellaciviltà delle macchine. Soprattutto negli ultimi anni, sotto la spinta dell'automazione, dell'informatica, delletelecomunicazioni, il modo di produrre ha vissuto una seconda rivoluzione di cui, tuttavia, spesso non sonobalzati alla ribalta gli aspetti positivi. Non stupisce che spesso l'impresa venga identificata ancora con i vecchimodelli, con gli ambienti rumorosi e ostili delle catene di montaggio, in fondo con l'immagine surreale di CharlieChaplin in "Tempi moderni". Ma, per fortuna, i vecchi sistemi produttivi appartengono in gran parte al museodell'industrializzazione. L'azienda moderna è una realtà sempre più integrata di progettazione, programmazione,produzione e marketing: sono aumentate le funzioni aziendali e insieme è cresciuta l'integrazione tra le diversefunzioni; è aumentata la responsabilità ad ogni livello e sta crescendo anche la possibilità di far partecipare invario modo tutti i componenti dell'impresa ai risultati aziendali. L'industria moderna, soprattuto nella dimensione della fabbrica: |
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L'acqua dissolve una grande quantità di sostanze. Ciò è da una parte un fatto positivo, perché permette dismacchiare i vestiti e di preparare bevande come tè e caffè. In altri casi è un serio problema poiché rendel'acqua facilmente inquinabile, per esempio col dissolvimento dei metalli tossici prodotti dagli impiantiindustriali. In tal caso, non è facile recuperare le sostanze pericolose. Ricercatori dell'università dell'Alabamahanno progettato un liquido che può rompere il legame tra l'acqua e le molecole di alcuni inquinanti. Si tratta diun solvente altamente discriminante, che può agire in modo molto specifico nei confronti di particolari metalli.La tecnica potrebbe risultare molto utile per depurare l'acqua contaminata e potrebbe trovare un uso in alcuniprocessi chimici industriali. Il solvente «pignolo» appartiene a uno strano gruppo di sali, i liquidi ionici.Normalmente questo tipo di composizione si trova in solidi con un punto di fusione molto alto, come rocce eminerali, poiché l'attrazione elettrica tra cariche di segno opposto li lega fortemente. I ricercatori hannoinvestigato sulla possibilità di sostituire con ioni liquidi alcuni solventi infiammabili o tossici usaticomunemente nei processi industriali. In questi ultimi sono frequentemente utilizzati solventi organici, che nonsi sciolgono in acqua. Al contrario, i liquidi ionici sono in grado di mischiarsi con l'acqua e tenere separatispecifici materiali. Ciò non avviene automaticamente e per tutte le sostanze: molte di queste molecole resistonoall'attrazione dei liquidi ionici preferendo stare nell'acqua. Gli scienziati hanno superato questo ostacoloprogettando liquidi ionici che contengono particolari gruppi chimici che si legano ai metalli come minuscolepinze. In particolare, hanno prodotto solventi in cui sono presenti atomi di zolfo e gruppi di urea che si leganofacilmente ai metalli pesanti, e molto tossici, come mercurio e cadmio. Gli atomi di zolfo: