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Tutte le domande del quiz : Ragionamento critico verbale

tratto da:
Comune di Napoli
Quiz - Concorsi-corso pubblici per titoli ed esami, per il reclutamento complessivo di 534 unita' di personale di ruolo con diversi profili professionali delle categorie C e D - Selezioni per LAUREATI



 Esercitati su questo Quiz 

RISPOSTA    Il sughero è composto per il 45% di suberina, una miscela di acidi grassi e alcol organici pesanti impermeabili aigas e ai liquidi. E' elastico e, in presenza di umidità, si dilata fino al 140% del suo spessore. Il primo raccolto,non adatto alla fabbricazione dei tappi, avviene, per legge, quando il tronco ha un'altezza dal suolo di 1,30 m eun diametro di 70 cm. Il secondo raccolto, quello di sughero per tappi, avviene quando l'altezza è 3 volte ildiametro. Le cortecce raccolte vengono inviate alle fabbriche dove, vengono lasciate all'aria e all'acqua peralmeno sei mesi, impilate in enormi cataste. Finita la stagionatura le plance vengono bollite. Il gas nella pareteintracellulare si espande e le plance si distendono. Dopo una settimana si tagliano a listelli e da qui si stampanoi tappi. Una volta controllata la compattezza della superficie (che deve essere alta per i tappi di qualità) i tappivengono lavati con acqua ossigenata e non con candeggina, come avveniva prima della normativa europea. Gliscarti si tritano per fare altri prodotti o tappi più economici. In Portogallo, è attiva da un anno la prima banca deisemi, voluta dall'associazione degli agricoltori, che studia come ottenere, attraverso le biotecnologie, alberi diqualità stabile. Nel 2000 il Consorzio europeo del sughero ha emanato le norme per regolare il processoproduttivo. Questo sforzo normativo è volto sia a ridurre la possibilità di sviluppo del Tca, la muffa che puòrovinare il vino e attaccare il sughero anche nelle fasi di lavorazione, sia per contrastare l'avanzata dei tappi inplastica che vengono usati dai produttori d'Oltreoceano. Quanto tempo i sugheri restano impilati in enormi cataste?
RISPOSTA   Domanda difficile Il sughero è composto per il 45% di suberina, una miscela di acidi grassi e alcol organici pesanti impermeabili aigas e ai liquidi. E' elastico e, in presenza di umidità, si dilata fino al 140% del suo spessore. Il primo raccolto,non adatto alla fabbricazione dei tappi, avviene, per legge, quando il tronco ha un'altezza dal suolo di 1,30 m eun diametro di 70 cm. Il secondo raccolto, quello di sughero per tappi, avviene quando l'altezza è 3 volte ildiametro. Le cortecce raccolte vengono inviate alle fabbriche dove, vengono lasciate all'aria e all'acqua peralmeno sei mesi, impilate in enormi cataste. Finita la stagionatura le plance vengono bollite. Il gas nella pareteintracellulare si espande e le plance si distendono. Dopo una settimana si tagliano a listelli e da qui si stampanoi tappi. Una volta controllata la compattezza della superficie (che deve essere alta per i tappi di qualità) i tappivengono lavati con acqua ossigenata e non con candeggina, come avveniva prima della normativa europea. Gliscarti si tritano per fare altri prodotti o tappi più economici. In Portogallo, è attiva da un anno la prima banca deisemi, voluta dall'associazione degli agricoltori, che studia come ottenere, attraverso le biotecnologie, alberi diqualità stabile. Nel 2000 il Consorzio europeo del sughero ha emanato le norme per regolare il processoproduttivo. Questo sforzo normativo è volto sia a ridurre la possibilità di sviluppo del Tca, la muffa che puòrovinare il vino e attaccare il sughero anche nelle fasi di lavorazione, sia per contrastare l'avanzata dei tappi inplastica che vengono usati dai produttori d'Oltreoceano. Il lavaggio dei tappi con l'acqua ossigenata:
RISPOSTA    Il sughero è composto per il 45% di suberina, una miscela di acidi grassi e alcol organici pesanti impermeabili aigas e ai liquidi. E' elastico e, in presenza di umidità, si dilata fino al 140% del suo spessore. Il primo raccolto,non adatto alla fabbricazione dei tappi, avviene, per legge, quando il tronco ha un'altezza dal suolo di 1,30 m eun diametro di 70 cm. Il secondo raccolto, quello di sughero per tappi, avviene quando l'altezza è 3 volte ildiametro. Le cortecce raccolte vengono inviate alle fabbriche dove, vengono lasciate all'aria e all'acqua peralmeno sei mesi, impilate in enormi cataste. Finita la stagionatura le plance vengono bollite. Il gas nella pareteintracellulare si espande e le plance si distendono. Dopo una settimana si tagliano a listelli e da qui si stampanoi tappi. Una volta controllata la compattezza della superficie (che deve essere alta per i tappi di qualità) i tappivengono lavati con acqua ossigenata e non con candeggina, come avveniva prima della normativa europea. Gliscarti si tritano per fare altri prodotti o tappi più economici. In Portogallo, è attiva da un anno la prima banca deisemi, voluta dall'associazione degli agricoltori, che studia come ottenere, attraverso le biotecnologie, alberi diqualità stabile. Nel 2000 il Consorzio europeo del sughero ha emanato le norme per regolare il processoproduttivo. Questo sforzo normativo è volto sia a ridurre la possibilità di sviluppo del Tca, la muffa che puòrovinare il vino e attaccare il sughero anche nelle fasi di lavorazione, sia per contrastare l'avanzata dei tappi inplastica che vengono usati dai produttori d'Oltreoceano. La suberina:
RISPOSTA    Il sughero è composto per il 45% di suberina, una miscela di acidi grassi e alcol organici pesanti impermeabili aigas e ai liquidi. E' elastico e, in presenza di umidità, si dilata fino al 140% del suo spessore. Il primo raccolto,non adatto alla fabbricazione dei tappi, avviene, per legge, quando il tronco ha un'altezza dal suolo di 1,30 m eun diametro di 70 cm. Il secondo raccolto, quello di sughero per tappi, avviene quando l'altezza è 3 volte ildiametro. Le cortecce raccolte vengono inviate alle fabbriche dove, vengono lasciate all'aria e all'acqua peralmeno sei mesi, impilate in enormi cataste. Finita la stagionatura le plance vengono bollite. Il gas nella pareteintracellulare si espande e le plance si distendono. Dopo una settimana si tagliano a listelli e da qui si stampanoi tappi. Una volta controllata la compattezza della superficie (che deve essere alta per i tappi di qualità) i tappivengono lavati con acqua ossigenata e non con candeggina, come avveniva prima della normativa europea. Gliscarti si tritano per fare altri prodotti o tappi più economici. In Portogallo, è attiva da un anno la prima banca deisemi, voluta dall'associazione degli agricoltori, che studia come ottenere, attraverso le biotecnologie, alberi diqualità stabile. Nel 2000 il Consorzio europeo del sughero ha emanato le norme per regolare il processoproduttivo. Questo sforzo normativo è volto sia a ridurre la possibilità di sviluppo del Tca, la muffa che puòrovinare il vino e attaccare il sughero anche nelle fasi di lavorazione, sia per contrastare l'avanzata dei tappi inplastica che vengono usati dai produttori d'Oltreoceano. Le plance vengono tagliate in listelli:
RISPOSTA    Il tema del riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche in generale e nelle Regioni inparticolare, ha una portata dirompente se lo si proietta nel processo di forte rinnovamento che sta interessandola Pubblica Amministrazione. Anzi, di questo rinnovamento non è solo parte integrante, ma uno degli elementideterminanti per il suo successo o fallimento. In sostanza, l'introduzione di un modello gestionale per obiettivi erisultati, anche nella Pubblica Amministrazione, richiede l'introduzione di una concezione dei controlli piùmoderna e funzionale, basata sull'"autocontrollo", che superi le logiche di controllo burocratico e prescrittivoche hanno caratterizzato le esperienze dei primi anni '90 nella prima fase di attività dei servizi di controllointerno delle Regioni. Si procederà a specializzare le funzioni e i sistemi di programmazione e controllo infunzione delle diverse finalità: di supporto alle decisioni, di ascolto interno e di valutazione dei dirigenti. Il riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche e in particolare nelle Regioni:
RISPOSTA   Domanda difficile Il tema del riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche in generale e nelle Regioni inparticolare, ha una portata dirompente se lo si proietta nel processo di forte rinnovamento che sta interessandola Pubblica Amministrazione. Anzi, di questo rinnovamento non è solo parte integrante, ma uno degli elementideterminanti per il suo successo o fallimento. In sostanza, l'introduzione di un modello gestionale per obiettivi erisultati, anche nella Pubblica Amministrazione, richiede l'introduzione di una concezione dei controlli piùmoderna e funzionale, basata sull'"autocontrollo", che superi le logiche di controllo burocratico e prescrittivoche hanno caratterizzato le esperienze dei primi anni '90 nella prima fase di attività dei servizi di controllointerno delle Regioni. Si procederà a specializzare le funzioni e i sistemi di programmazione e controllo infunzione delle diverse finalità: di supporto alle decisioni, di ascolto interno e di valutazione dei dirigenti. L'introduzione, nelle Pubbliche Amministrazioni, di un modello gestionale per obiettivi e risultati:
RISPOSTA   Domanda difficile Il tema del riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche in generale e nelle Regioni inparticolare, ha una portata dirompente se lo si proietta nel processo di forte rinnovamento che sta interessandola Pubblica Amministrazione. Anzi, di questo rinnovamento non è solo parte integrante, ma uno degli elementideterminanti per il suo successo o fallimento. In sostanza, l'introduzione di un modello gestionale per obiettivi erisultati, anche nella Pubblica Amministrazione, richiede l'introduzione di una concezione dei controlli piùmoderna e funzionale, basata sull'"autocontrollo", che superi le logiche di controllo burocratico e prescrittivoche hanno caratterizzato le esperienze dei primi anni '90 nella prima fase di attività dei servizi di controllointerno delle Regioni. Si procederà a specializzare le funzioni e i sistemi di programmazione e controllo infunzione delle diverse finalità: di supporto alle decisioni, di ascolto interno e di valutazione dei dirigenti. Nella prima fase di attività dei servizi di controllo interno delle Regioni, nel corso degli anni '90:
RISPOSTA    Il tema del riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche in generale e nelle Regioni inparticolare, ha una portata dirompente se lo si proietta nel processo di forte rinnovamento che sta interessandola Pubblica Amministrazione. Anzi, di questo rinnovamento non è solo parte integrante, ma uno degli elementideterminanti per il suo successo o fallimento. In sostanza, l'introduzione di un modello gestionale per obiettivi erisultati, anche nella Pubblica Amministrazione, richiede l'introduzione di una concezione dei controlli piùmoderna e funzionale, basata sull'"autocontrollo", che superi le logiche di controllo burocratico e prescrittivoche hanno caratterizzato le esperienze dei primi anni '90 nella prima fase di attività dei servizi di controllointerno delle Regioni. Si procederà a specializzare le funzioni e i sistemi di programmazione e controllo infunzione delle diverse finalità: di supporto alle decisioni, di ascolto interno e di valutazione dei dirigenti. Una concezione dei controlli più moderna e funzionale:
RISPOSTA    Il tema del riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche in generale e nelle Regioni inparticolare, ha una portata dirompente se lo si proietta nel processo di forte rinnovamento che sta interessandola Pubblica Amministrazione. Anzi, di questo rinnovamento non è solo parte integrante, ma uno degli elementideterminanti per il suo successo o fallimento. In sostanza, l'introduzione di un modello gestionale per obiettivi erisultati, anche nella Pubblica Amministrazione, richiede l'introduzione di una concezione dei controlli piùmoderna e funzionale, basata sull'"autocontrollo", che superi le logiche di controllo burocratico e prescrittivoche hanno caratterizzato le esperienze dei primi anni '90 nella prima fase di attività dei servizi di controllointerno delle Regioni. Si procederà a specializzare le funzioni e i sistemi di programmazione e controllo infunzione delle diverse finalità: di supporto alle decisioni, di ascolto interno e di valutazione dei dirigenti. Nell'ottica del riordino dei sistemi di controllo interno delle Amministrazioni pubbliche:
RISPOSTA    Il tema del riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche in generale e nelle Regioni inparticolare, ha una portata dirompente se lo si proietta nel processo di forte rinnovamento che sta interessandola Pubblica Amministrazione. Anzi, di questo rinnovamento non è solo parte integrante, ma uno degli elementideterminanti per il suo successo o fallimento. In sostanza, l'introduzione di un modello gestionale per obiettivi erisultati, anche nella Pubblica Amministrazione, richiede l'introduzione di una concezione dei controlli piùmoderna e funzionale, basata sull'"autocontrollo", che superi le logiche di controllo burocratico e prescrittivoche hanno caratterizzato le esperienze dei primi anni '90 nella prima fase di attività dei servizi di controllointerno delle Regioni. Si procederà a specializzare le funzioni e i sistemi di programmazione e controllo infunzione delle diverse finalità: di supporto alle decisioni, di ascolto interno e di valutazione dei dirigenti. I dirigenti, nelle Pubbliche amministrazioni, secondo il modello gestionale per obiettivi e risultati:
RISPOSTA    Il tema del riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche in generale e nelle Regioni inparticolare, ha una portata dirompente se lo si proietta nel processo di forte rinnovamento che sta interessandola Pubblica Amministrazione. Anzi, di questo rinnovamento non è solo parte integrante, ma uno degli elementideterminanti per il suo successo o fallimento. In sostanza, l'introduzione di un modello gestionale per obiettivi erisultati, anche nella Pubblica Amministrazione, richiede l'introduzione di una concezione dei controlli piùmoderna e funzionale, basata sull'"autocontrollo", che superi le logiche di controllo burocratico e prescrittivoche hanno caratterizzato le esperienze dei primi anni '90 nella prima fase di attività dei servizi di controllointerno delle Regioni. Si procederà a specializzare le funzioni e i sistemi di programmazione e controllo infunzione delle diverse finalità: di supporto alle decisioni, di ascolto interno e di valutazione dei dirigenti. La Pubblica Amministrazione:
RISPOSTA    Il tema del riordino dei sistemi di controllo interno nelle Amministrazioni pubbliche in generale e nelle Regioni inparticolare, ha una portata dirompente se lo si proietta nel processo di forte rinnovamento che sta interessandola Pubblica Amministrazione. Anzi, di questo rinnovamento non è solo parte integrante, ma uno degli elementideterminanti per il suo successo o fallimento. In sostanza, l'introduzione di un modello gestionale per obiettivi erisultati, anche nella Pubblica Amministrazione, richiede l'introduzione di una concezione dei controlli piùmoderna e funzionale, basata sull'"autocontrollo", che superi le logiche di controllo burocratico e prescrittivoche hanno caratterizzato le esperienze dei primi anni '90 nella prima fase di attività dei servizi di controllointerno delle Regioni. Si procederà a specializzare le funzioni e i sistemi di programmazione e controllo infunzione delle diverse finalità: di supporto alle decisioni, di ascolto interno e di valutazione dei dirigenti. Tra le finalità della specializzazione delle funzioni e dei sistemi di programmazione e controllo vi è:
RISPOSTA    Il termine biblioteca digitale è apparso intorno alla fine degli anni Ottanta, ma non è stato coniato daibibliotecari. Per primi l'hanno usato gli informatici e i ricercatori, intendendo con questo termine collezioni didocumenti digitali organizzate per contenuto e finalizzate a specifici gruppi di utenti. A complicare lacomprensione del concetto di biblioteca digitale, vengono usati come sinonimi termini quali bibliotecaelettronica e biblioteca virtuale. Il termine biblioteca elettronica ha circa vent'anni. Esso definisce la bibliotecaautomatizzata che usa ogni tipo di strumentazione elettronica necessaria al suo funzionamento: grossicalcolatori, PC, terminali. Con la qualificazione elettronico s'intende l'attrezzatura usata per la lettura dei dati enon la caratteristica dei dati usati. Nel continuum tra biblioteca tradizionale e biblioteca digitale si pone labiblioteca ibrida, dove fonti informative elettroniche e su carta sono usate insieme. In Italia, il connubio tradiversi supporti informativi si preferisce definirlo biblioteca multimediale. Il primo ad usare il termine bibliotecavirtuale è stato lo stesso autore del Web: Tim Berners Lee. La maggiore anzianità di questo termine rispetto altermine biblioteca digitale è evidente. Il concetto di biblioteca virtuale è quello di una collezione di documentitematici collegati fra loro, costituiti da banche dati e pagine Web realizzate da migliaia di autori. I cataloghivirtuali sono i motori di ricerca che cercano contemporaneamente molti siti in linea. Il termine biblioteca elettronica:
RISPOSTA    Il termine biblioteca digitale è apparso intorno alla fine degli anni Ottanta, ma non è stato coniato daibibliotecari. Per primi l'hanno usato gli informatici e i ricercatori, intendendo con questo termine collezioni didocumenti digitali organizzate per contenuto e finalizzate a specifici gruppi di utenti. A complicare lacomprensione del concetto di biblioteca digitale, vengono usati come sinonimi termini quali bibliotecaelettronica e biblioteca virtuale. Il termine biblioteca elettronica ha circa vent'anni. Esso definisce la bibliotecaautomatizzata che usa ogni tipo di strumentazione elettronica necessaria al suo funzionamento: grossicalcolatori, PC, terminali. Con la qualificazione elettronico s'intende l'attrezzatura usata per la lettura dei dati enon la caratteristica dei dati usati. Nel continuum tra biblioteca tradizionale e biblioteca digitale si pone labiblioteca ibrida, dove fonti informative elettroniche e su carta sono usate insieme. In Italia, il connubio tradiversi supporti informativi si preferisce definirlo biblioteca multimediale. Il primo ad usare il termine bibliotecavirtuale è stato lo stesso autore del Web: Tim Berners Lee. La maggiore anzianità di questo termine rispetto altermine biblioteca digitale è evidente. Il concetto di biblioteca virtuale è quello di una collezione di documentitematici collegati fra loro, costituiti da banche dati e pagine Web realizzate da migliaia di autori. I cataloghivirtuali sono i motori di ricerca che cercano contemporaneamente molti siti in linea. La biblioteca ibrida:
RISPOSTA   Domanda difficile Il termine biblioteca digitale è apparso intorno alla fine degli anni Ottanta, ma non è stato coniato daibibliotecari. Per primi l'hanno usato gli informatici e i ricercatori, intendendo con questo termine collezioni didocumenti digitali organizzate per contenuto e finalizzate a specifici gruppi di utenti. A complicare lacomprensione del concetto di biblioteca digitale, vengono usati come sinonimi termini quali bibliotecaelettronica e biblioteca virtuale. Il termine biblioteca elettronica ha circa vent'anni. Esso definisce la bibliotecaautomatizzata che usa ogni tipo di strumentazione elettronica necessaria al suo funzionamento: grossicalcolatori, PC, terminali. Con la qualificazione elettronico s'intende l'attrezzatura usata per la lettura dei dati enon la caratteristica dei dati usati. Nel continuum tra biblioteca tradizionale e biblioteca digitale si pone labiblioteca ibrida, dove fonti informative elettroniche e su carta sono usate insieme. In Italia, il connubio tradiversi supporti informativi si preferisce definirlo biblioteca multimediale. Il primo ad usare il termine bibliotecavirtuale è stato lo stesso autore del Web: Tim Berners Lee. La maggiore anzianità di questo termine rispetto altermine biblioteca digitale è evidente. Il concetto di biblioteca virtuale è quello di una collezione di documentitematici collegati fra loro, costituiti da banche dati e pagine Web realizzate da migliaia di autori. I cataloghivirtuali sono i motori di ricerca che cercano contemporaneamente molti siti in linea. Il termine biblioteca virtuale:
RISPOSTA    Il termine biblioteca digitale è apparso intorno alla fine degli anni Ottanta, ma non è stato coniato daibibliotecari. Per primi l'hanno usato gli informatici e i ricercatori, intendendo con questo termine collezioni didocumenti digitali organizzate per contenuto e finalizzate a specifici gruppi di utenti. A complicare lacomprensione del concetto di biblioteca digitale, vengono usati come sinonimi termini quali bibliotecaelettronica e biblioteca virtuale. Il termine biblioteca elettronica ha circa vent'anni. Esso definisce la bibliotecaautomatizzata che usa ogni tipo di strumentazione elettronica necessaria al suo funzionamento: grossicalcolatori, PC, terminali. Con la qualificazione elettronico s'intende l'attrezzatura usata per la lettura dei dati enon la caratteristica dei dati usati. Nel continuum tra biblioteca tradizionale e biblioteca digitale si pone labiblioteca ibrida, dove fonti informative elettroniche e su carta sono usate insieme. In Italia, il connubio tradiversi supporti informativi si preferisce definirlo biblioteca multimediale. Il primo ad usare il termine bibliotecavirtuale è stato lo stesso autore del Web: Tim Berners Lee. La maggiore anzianità di questo termine rispetto altermine biblioteca digitale è evidente. Il concetto di biblioteca virtuale è quello di una collezione di documentitematici collegati fra loro, costituiti da banche dati e pagine Web realizzate da migliaia di autori. I cataloghivirtuali sono i motori di ricerca che cercano contemporaneamente molti siti in linea. Nella biblioteca digitale:
RISPOSTA   Domanda difficile Il termine biblioteca digitale è apparso intorno alla fine degli anni Ottanta, ma non è stato coniato daibibliotecari. Per primi l'hanno usato gli informatici e i ricercatori, intendendo con questo termine collezioni didocumenti digitali organizzate per contenuto e finalizzate a specifici gruppi di utenti. A complicare lacomprensione del concetto di biblioteca digitale, vengono usati come sinonimi termini quali bibliotecaelettronica e biblioteca virtuale. Il termine biblioteca elettronica ha circa vent'anni. Esso definisce la bibliotecaautomatizzata che usa ogni tipo di strumentazione elettronica necessaria al suo funzionamento: grossicalcolatori, PC, terminali. Con la qualificazione elettronico s'intende l'attrezzatura usata per la lettura dei dati enon la caratteristica dei dati usati. Nel continuum tra biblioteca tradizionale e biblioteca digitale si pone labiblioteca ibrida, dove fonti informative elettroniche e su carta sono usate insieme. In Italia, il connubio tradiversi supporti informativi si preferisce definirlo biblioteca multimediale. Il primo ad usare il termine bibliotecavirtuale è stato lo stesso autore del Web: Tim Berners Lee. La maggiore anzianità di questo termine rispetto altermine biblioteca digitale è evidente. Il concetto di biblioteca virtuale è quello di una collezione di documentitematici collegati fra loro, costituiti da banche dati e pagine Web realizzate da migliaia di autori. I cataloghivirtuali sono i motori di ricerca che cercano contemporaneamente molti siti in linea. Gli informatici e i ricercatori:
RISPOSTA    Il termine biblioteca digitale è apparso intorno alla fine degli anni Ottanta, ma non è stato coniato daibibliotecari. Per primi l'hanno usato gli informatici e i ricercatori, intendendo con questo termine collezioni didocumenti digitali organizzate per contenuto e finalizzate a specifici gruppi di utenti. A complicare lacomprensione del concetto di biblioteca digitale, vengono usati come sinonimi termini quali bibliotecaelettronica e biblioteca virtuale. Il termine biblioteca elettronica ha circa vent'anni. Esso definisce la bibliotecaautomatizzata che usa ogni tipo di strumentazione elettronica necessaria al suo funzionamento: grossicalcolatori, PC, terminali. Con la qualificazione elettronico s'intende l'attrezzatura usata per la lettura dei dati enon la caratteristica dei dati usati. Nel continuum tra biblioteca tradizionale e biblioteca digitale si pone labiblioteca ibrida, dove fonti informative elettroniche e su carta sono usate insieme. In Italia, il connubio tradiversi supporti informativi si preferisce definirlo biblioteca multimediale. Il primo ad usare il termine bibliotecavirtuale è stato lo stesso autore del Web: Tim Berners Lee. La maggiore anzianità di questo termine rispetto altermine biblioteca digitale è evidente. Il concetto di biblioteca virtuale è quello di una collezione di documentitematici collegati fra loro, costituiti da banche dati e pagine Web realizzate da migliaia di autori. I cataloghivirtuali sono i motori di ricerca che cercano contemporaneamente molti siti in linea. Il termine "elettronico" utilizzato per distinguere un tipo di biblioteca indica:
RISPOSTA    Il termine biblioteca digitale è apparso intorno alla fine degli anni Ottanta, ma non è stato coniato daibibliotecari. Per primi l'hanno usato gli informatici e i ricercatori, intendendo con questo termine collezioni didocumenti digitali organizzate per contenuto e finalizzate a specifici gruppi di utenti. A complicare lacomprensione del concetto di biblioteca digitale, vengono usati come sinonimi termini quali bibliotecaelettronica e biblioteca virtuale. Il termine biblioteca elettronica ha circa vent'anni. Esso definisce la bibliotecaautomatizzata che usa ogni tipo di strumentazione elettronica necessaria al suo funzionamento: grossicalcolatori, PC, terminali. Con la qualificazione elettronico s'intende l'attrezzatura usata per la lettura dei dati enon la caratteristica dei dati usati. Nel continuum tra biblioteca tradizionale e biblioteca digitale si pone labiblioteca ibrida, dove fonti informative elettroniche e su carta sono usate insieme. In Italia, il connubio tradiversi supporti informativi si preferisce definirlo biblioteca multimediale. Il primo ad usare il termine bibliotecavirtuale è stato lo stesso autore del Web: Tim Berners Lee. La maggiore anzianità di questo termine rispetto altermine biblioteca digitale è evidente. Il concetto di biblioteca virtuale è quello di una collezione di documentitematici collegati fra loro, costituiti da banche dati e pagine Web realizzate da migliaia di autori. I cataloghivirtuali sono i motori di ricerca che cercano contemporaneamente molti siti in linea. L'utilizzo combinato di fonti informative su carta ed elettroniche:
RISPOSTA    Il termine biblioteca digitale è apparso intorno alla fine degli anni Ottanta, ma non è stato coniato daibibliotecari. Per primi l'hanno usato gli informatici e i ricercatori, intendendo con questo termine collezioni didocumenti digitali organizzate per contenuto e finalizzate a specifici gruppi di utenti. A complicare lacomprensione del concetto di biblioteca digitale, vengono usati come sinonimi termini quali bibliotecaelettronica e biblioteca virtuale. Il termine biblioteca elettronica ha circa vent'anni. Esso definisce la bibliotecaautomatizzata che usa ogni tipo di strumentazione elettronica necessaria al suo funzionamento: grossicalcolatori, PC, terminali. Con la qualificazione elettronico s'intende l'attrezzatura usata per la lettura dei dati enon la caratteristica dei dati usati. Nel continuum tra biblioteca tradizionale e biblioteca digitale si pone labiblioteca ibrida, dove fonti informative elettroniche e su carta sono usate insieme. In Italia, il connubio tradiversi supporti informativi si preferisce definirlo biblioteca multimediale. Il primo ad usare il termine bibliotecavirtuale è stato lo stesso autore del Web: Tim Berners Lee. La maggiore anzianità di questo termine rispetto altermine biblioteca digitale è evidente. Il concetto di biblioteca virtuale è quello di una collezione di documentitematici collegati fra loro, costituiti da banche dati e pagine Web realizzate da migliaia di autori. I cataloghivirtuali sono i motori di ricerca che cercano contemporaneamente molti siti in linea. I bibliotecari:

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