Tutte le domande del quiz : Ragionamento critico verbaletratto da:Comune di Napoli Quiz - Concorsi-corso pubblici per titoli ed esami, per il reclutamento complessivo di 534 unita' di personale di ruolo con diversi profili professionali delle categorie C e D - Selezioni per LAUREATI  Esercitati su questo Quiz  |
| RISPOSTA   La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia dellacivilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello consideratofinora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita dellascrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, lapaternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è statalocalizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti nonconsente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che inrealtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizionenon sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavimettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Ilvillaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformatoin una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altroche primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa dianimali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da unaserie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti;alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali. Uno dei più importanti reperti ritrovati: |
| RISPOSTA   La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia dellacivilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello consideratofinora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita dellascrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, lapaternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è statalocalizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti nonconsente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che inrealtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizionenon sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavimettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Ilvillaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformatoin una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altroche primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa dianimali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da unaserie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti;alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali. Secondo il parere di alcuni studiosi: |
RISPOSTA   La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia dellacivilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello consideratofinora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita dellascrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, lapaternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è statalocalizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti nonconsente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che inrealtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizionenon sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavimettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Ilvillaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformatoin una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altroche primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa dianimali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da unaserie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti;alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali. In seguito agli scavi, gli archeologi hanno ipotizzato: |
| RISPOSTA   La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia dellacivilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello consideratofinora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita dellascrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, lapaternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è statalocalizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti nonconsente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che inrealtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizionenon sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavimettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Ilvillaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformatoin una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altroche primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa dianimali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da unaserie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti;alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali. Queste scoperte fatte in Siria: |
RISPOSTA   La testimonianza archeologica dell'esistenza di organizzazioni economiche gestite secondo i criteri dellaragioneria fin dalle più antiche civiltà si basa sulla "cretula", un oggetto singolare di materiale plasmabile,pressato da due parti di cui una mobile e recante una o più impronte di sigillo. Fino a poco tempo fa considerataper il solo aspetto artistico del sigillo, la cretula - termine latino con cui si indicano i nuclei di argilla o gessoposti su oggetti o pendenti da documenti - ha acquistato sempre maggiore importanza agli occhi degliarcheologi. La funzione prevalente della cretula era quella di garanzia contro ogni tipo di effrazione, inoccasione di trasporti di merci o per evitare aperture dolose di porte o magazzini. Tuttavia, sin dalle più anticheutilizzazioni nel Neolitico, la cretula aveva acquisito altre funzioni, tra cui la più importante era quella didocumento-ricevuta delle avvenute transazioni nella distribuzione di beni. Contemporaneamente le funzioni delsigillo si ampliarono nel tempo ed esso venne apposto anche su altri oggetti a carattere amministrativo, convalore di autenticazione di documenti. Le cretulae presentano un "recto" e un "verso", il primo con l'improntadel sigillo, l'altro con quella dell'oggetto sigillato. Le cretulae staccate dall'oggetto sigillato, al momento dellasua apertura per il ritiro dei beni, venivano raccolte in gruppi e venivano conservate per un certo tempo come"ricevute" comprovanti le avvenute operazioni di prelievo. Le cretulae: |
| RISPOSTA   La testimonianza archeologica dell'esistenza di organizzazioni economiche gestite secondo i criteri dellaragioneria fin dalle più antiche civiltà si basa sulla "cretula", un oggetto singolare di materiale plasmabile,pressato da due parti di cui una mobile e recante una o più impronte di sigillo. Fino a poco tempo fa considerataper il solo aspetto artistico del sigillo, la cretula - termine latino con cui si indicano i nuclei di argilla o gessoposti su oggetti o pendenti da documenti - ha acquistato sempre maggiore importanza agli occhi degliarcheologi. La funzione prevalente della cretula era quella di garanzia contro ogni tipo di effrazione, inoccasione di trasporti di merci o per evitare aperture dolose di porte o magazzini. Tuttavia, sin dalle più anticheutilizzazioni nel Neolitico, la cretula aveva acquisito altre funzioni, tra cui la più importante era quella didocumento-ricevuta delle avvenute transazioni nella distribuzione di beni. Contemporaneamente le funzioni delsigillo si ampliarono nel tempo ed esso venne apposto anche su altri oggetti a carattere amministrativo, convalore di autenticazione di documenti. Le cretulae presentano un "recto" e un "verso", il primo con l'improntadel sigillo, l'altro con quella dell'oggetto sigillato. Le cretulae staccate dall'oggetto sigillato, al momento dellasua apertura per il ritiro dei beni, venivano raccolte in gruppi e venivano conservate per un certo tempo come"ricevute" comprovanti le avvenute operazioni di prelievo. Il sigillo: |
| RISPOSTA   La testimonianza archeologica dell'esistenza di organizzazioni economiche gestite secondo i criteri dellaragioneria fin dalle più antiche civiltà si basa sulla "cretula", un oggetto singolare di materiale plasmabile,pressato da due parti di cui una mobile e recante una o più impronte di sigillo. Fino a poco tempo fa considerataper il solo aspetto artistico del sigillo, la cretula - termine latino con cui si indicano i nuclei di argilla o gessoposti su oggetti o pendenti da documenti - ha acquistato sempre maggiore importanza agli occhi degliarcheologi. La funzione prevalente della cretula era quella di garanzia contro ogni tipo di effrazione, inoccasione di trasporti di merci o per evitare aperture dolose di porte o magazzini. Tuttavia, sin dalle più anticheutilizzazioni nel Neolitico, la cretula aveva acquisito altre funzioni, tra cui la più importante era quella didocumento-ricevuta delle avvenute transazioni nella distribuzione di beni. Contemporaneamente le funzioni delsigillo si ampliarono nel tempo ed esso venne apposto anche su altri oggetti a carattere amministrativo, convalore di autenticazione di documenti. Le cretulae presentano un "recto" e un "verso", il primo con l'improntadel sigillo, l'altro con quella dell'oggetto sigillato. Le cretulae staccate dall'oggetto sigillato, al momento dellasua apertura per il ritiro dei beni, venivano raccolte in gruppi e venivano conservate per un certo tempo come"ricevute" comprovanti le avvenute operazioni di prelievo. Una volta ritirati i beni: |
RISPOSTA   La testimonianza archeologica dell'esistenza di organizzazioni economiche gestite secondo i criteri dellaragioneria fin dalle più antiche civiltà si basa sulla "cretula", un oggetto singolare di materiale plasmabile,pressato da due parti di cui una mobile e recante una o più impronte di sigillo. Fino a poco tempo fa considerataper il solo aspetto artistico del sigillo, la cretula - termine latino con cui si indicano i nuclei di argilla o gessoposti su oggetti o pendenti da documenti - ha acquistato sempre maggiore importanza agli occhi degliarcheologi. La funzione prevalente della cretula era quella di garanzia contro ogni tipo di effrazione, inoccasione di trasporti di merci o per evitare aperture dolose di porte o magazzini. Tuttavia, sin dalle più anticheutilizzazioni nel Neolitico, la cretula aveva acquisito altre funzioni, tra cui la più importante era quella didocumento-ricevuta delle avvenute transazioni nella distribuzione di beni. Contemporaneamente le funzioni delsigillo si ampliarono nel tempo ed esso venne apposto anche su altri oggetti a carattere amministrativo, convalore di autenticazione di documenti. Le cretulae presentano un "recto" e un "verso", il primo con l'improntadel sigillo, l'altro con quella dell'oggetto sigillato. Le cretulae staccate dall'oggetto sigillato, al momento dellasua apertura per il ritiro dei beni, venivano raccolte in gruppi e venivano conservate per un certo tempo come"ricevute" comprovanti le avvenute operazioni di prelievo. Il sigillo veniva apposto su oggetti a carattere amministrativo? |
RISPOSTA   La testimonianza archeologica dell'esistenza di organizzazioni economiche gestite secondo i criteri dellaragioneria fin dalle più antiche civiltà si basa sulla "cretula", un oggetto singolare di materiale plasmabile,pressato da due parti di cui una mobile e recante una o più impronte di sigillo. Fino a poco tempo fa considerataper il solo aspetto artistico del sigillo, la cretula - termine latino con cui si indicano i nuclei di argilla o gessoposti su oggetti o pendenti da documenti - ha acquistato sempre maggiore importanza agli occhi degliarcheologi. La funzione prevalente della cretula era quella di garanzia contro ogni tipo di effrazione, inoccasione di trasporti di merci o per evitare aperture dolose di porte o magazzini. Tuttavia, sin dalle più anticheutilizzazioni nel Neolitico, la cretula aveva acquisito altre funzioni, tra cui la più importante era quella didocumento-ricevuta delle avvenute transazioni nella distribuzione di beni. Contemporaneamente le funzioni delsigillo si ampliarono nel tempo ed esso venne apposto anche su altri oggetti a carattere amministrativo, convalore di autenticazione di documenti. Le cretulae presentano un "recto" e un "verso", il primo con l'improntadel sigillo, l'altro con quella dell'oggetto sigillato. Le cretulae staccate dall'oggetto sigillato, al momento dellasua apertura per il ritiro dei beni, venivano raccolte in gruppi e venivano conservate per un certo tempo come"ricevute" comprovanti le avvenute operazioni di prelievo. Le cretulae che si utilizzavano per evitare aperture dolose di magazzini: |
RISPOSTA   La testimonianza archeologica dell'esistenza di organizzazioni economiche gestite secondo i criteri dellaragioneria fin dalle più antiche civiltà si basa sulla "cretula", un oggetto singolare di materiale plasmabile,pressato da due parti di cui una mobile e recante una o più impronte di sigillo. Fino a poco tempo fa considerataper il solo aspetto artistico del sigillo, la cretula - termine latino con cui si indicano i nuclei di argilla o gessoposti su oggetti o pendenti da documenti - ha acquistato sempre maggiore importanza agli occhi degliarcheologi. La funzione prevalente della cretula era quella di garanzia contro ogni tipo di effrazione, inoccasione di trasporti di merci o per evitare aperture dolose di porte o magazzini. Tuttavia, sin dalle più anticheutilizzazioni nel Neolitico, la cretula aveva acquisito altre funzioni, tra cui la più importante era quella didocumento-ricevuta delle avvenute transazioni nella distribuzione di beni. Contemporaneamente le funzioni delsigillo si ampliarono nel tempo ed esso venne apposto anche su altri oggetti a carattere amministrativo, convalore di autenticazione di documenti. Le cretulae presentano un "recto" e un "verso", il primo con l'improntadel sigillo, l'altro con quella dell'oggetto sigillato. Le cretulae staccate dall'oggetto sigillato, al momento dellasua apertura per il ritiro dei beni, venivano raccolte in gruppi e venivano conservate per un certo tempo come"ricevute" comprovanti le avvenute operazioni di prelievo. La cretula è un oggetto singolare: |
| RISPOSTA   La testimonianza archeologica dell'esistenza di organizzazioni economiche gestite secondo i criteri dellaragioneria fin dalle più antiche civiltà si basa sulla "cretula", un oggetto singolare di materiale plasmabile,pressato da due parti di cui una mobile e recante una o più impronte di sigillo. Fino a poco tempo fa considerataper il solo aspetto artistico del sigillo, la cretula - termine latino con cui si indicano i nuclei di argilla o gessoposti su oggetti o pendenti da documenti - ha acquistato sempre maggiore importanza agli occhi degliarcheologi. La funzione prevalente della cretula era quella di garanzia contro ogni tipo di effrazione, inoccasione di trasporti di merci o per evitare aperture dolose di porte o magazzini. Tuttavia, sin dalle più anticheutilizzazioni nel Neolitico, la cretula aveva acquisito altre funzioni, tra cui la più importante era quella didocumento-ricevuta delle avvenute transazioni nella distribuzione di beni. Contemporaneamente le funzioni delsigillo si ampliarono nel tempo ed esso venne apposto anche su altri oggetti a carattere amministrativo, convalore di autenticazione di documenti. Le cretulae presentano un "recto" e un "verso", il primo con l'improntadel sigillo, l'altro con quella dell'oggetto sigillato. Le cretulae staccate dall'oggetto sigillato, al momento dellasua apertura per il ritiro dei beni, venivano raccolte in gruppi e venivano conservate per un certo tempo come"ricevute" comprovanti le avvenute operazioni di prelievo. La funzione di documento-ricevuta delle avvenute transazioni: |
RISPOSTA   La testimonianza archeologica dell'esistenza di organizzazioni economiche gestite secondo i criteri dellaragioneria fin dalle più antiche civiltà si basa sulla "cretula", un oggetto singolare di materiale plasmabile,pressato da due parti di cui una mobile e recante una o più impronte di sigillo. Fino a poco tempo fa considerataper il solo aspetto artistico del sigillo, la cretula - termine latino con cui si indicano i nuclei di argilla o gessoposti su oggetti o pendenti da documenti - ha acquistato sempre maggiore importanza agli occhi degliarcheologi. La funzione prevalente della cretula era quella di garanzia contro ogni tipo di effrazione, inoccasione di trasporti di merci o per evitare aperture dolose di porte o magazzini. Tuttavia, sin dalle più anticheutilizzazioni nel Neolitico, la cretula aveva acquisito altre funzioni, tra cui la più importante era quella didocumento-ricevuta delle avvenute transazioni nella distribuzione di beni. Contemporaneamente le funzioni delsigillo si ampliarono nel tempo ed esso venne apposto anche su altri oggetti a carattere amministrativo, convalore di autenticazione di documenti. Le cretulae presentano un "recto" e un "verso", il primo con l'improntadel sigillo, l'altro con quella dell'oggetto sigillato. Le cretulae staccate dall'oggetto sigillato, al momento dellasua apertura per il ritiro dei beni, venivano raccolte in gruppi e venivano conservate per un certo tempo come"ricevute" comprovanti le avvenute operazioni di prelievo. Il "verso" della cretula: |
RISPOSTA   La trasmissione della luce nelle fibre ottiche si basa sul fenomeno della riflessione totale: il fascio luminosoviaggia nella zona centrale di una fibra trasparente e viene riflesso verso l'interno quasi senza subireattenuazioni. Per mezzo di migliaia di riflessioni totali la luce può essere trasmessa anche su lunghe distanze.L'applicazione più semplice e generale di una fibra ottica è la trasmissione della luce in punti altrimenti difficilida raggiungere, mentre fasci di parecchie migliaia di fibre estremamente sottili, assemblate con precisione unaaccanto all'altra e levigate agli estremi, possono servire per la trasmissione di immagini. I punti di un'immaginevengono proiettati su un estremo del fascio, trasmessi all'altro estremo, quindi ricomposti in modo dariprodurre fedelmente l'originale. La trasmissione di immagini attraverso fibre ottiche trova numeroseapplicazioni, ad esempio nella chirurgia laser, nelle trasmissioni via fax, nella fotocomposizione o nellacomputer-grafica. Le fibre ottiche sono particolarmente utili laddove effetti elettrici potrebbero rendere i normalicircuiti non utilizzabili, poco precisi o addirittura pericolosi. Inoltre sono state costruite fibre ottiche capaci ditrasportare raggi laser di grande potenza, utilizzabili per tagliare o forare metalli o superfici di diversa natura.Tra le molteplici applicazioni delle fibre ottiche, un campo in grande sviluppo è quello delle telecomunicazioni,dal momento che le onde luminose sono ad altissima frequenza e la capacità di trasporto di informazioni crescecon la frequenza del segnale. Sono attualmente in funzione collegamenti a lunga distanza, sia intercontinentaliche transoceanici, che sfruttano il fatto che un segnale può percorrere distanze molto grandi prima che si rendanecessario un ripetitore per rigenerarlo. Normalmente i ripetitori per fibre ottiche sono disposti ogni centochilometri, mentre quelli necessari per le normali linee elettriche ogni chilometro o due. Particolari amplificatoriper fibre ottiche, messi a punto recentemente, possono accrescere ulteriormente questo vantaggio. Come avviene la trasmissione della luce attraverso le fibre ottiche? |
| RISPOSTA   La trasmissione della luce nelle fibre ottiche si basa sul fenomeno della riflessione totale: il fascio luminosoviaggia nella zona centrale di una fibra trasparente e viene riflesso verso l'interno quasi senza subireattenuazioni. Per mezzo di migliaia di riflessioni totali la luce può essere trasmessa anche su lunghe distanze.L'applicazione più semplice e generale di una fibra ottica è la trasmissione della luce in punti altrimenti difficilida raggiungere, mentre fasci di parecchie migliaia di fibre estremamente sottili, assemblate con precisione unaaccanto all'altra e levigate agli estremi, possono servire per la trasmissione di immagini. I punti di un'immaginevengono proiettati su un estremo del fascio, trasmessi all'altro estremo, quindi ricomposti in modo dariprodurre fedelmente l'originale. La trasmissione di immagini attraverso fibre ottiche trova numeroseapplicazioni, ad esempio nella chirurgia laser, nelle trasmissioni via fax, nella fotocomposizione o nellacomputer-grafica. Le fibre ottiche sono particolarmente utili laddove effetti elettrici potrebbero rendere i normalicircuiti non utilizzabili, poco precisi o addirittura pericolosi. Inoltre sono state costruite fibre ottiche capaci ditrasportare raggi laser di grande potenza, utilizzabili per tagliare o forare metalli o superfici di diversa natura.Tra le molteplici applicazioni delle fibre ottiche, un campo in grande sviluppo è quello delle telecomunicazioni,dal momento che le onde luminose sono ad altissima frequenza e la capacità di trasporto di informazioni crescecon la frequenza del segnale. Sono attualmente in funzione collegamenti a lunga distanza, sia intercontinentaliche transoceanici, che sfruttano il fatto che un segnale può percorrere distanze molto grandi prima che si rendanecessario un ripetitore per rigenerarlo. Normalmente i ripetitori per fibre ottiche sono disposti ogni centochilometri, mentre quelli necessari per le normali linee elettriche ogni chilometro o due. Particolari amplificatoriper fibre ottiche, messi a punto recentemente, possono accrescere ulteriormente questo vantaggio. Le fibre ottiche si rivelano particolarmente utili quando: |
| RISPOSTA   La trasmissione della luce nelle fibre ottiche si basa sul fenomeno della riflessione totale: il fascio luminosoviaggia nella zona centrale di una fibra trasparente e viene riflesso verso l'interno quasi senza subireattenuazioni. Per mezzo di migliaia di riflessioni totali la luce può essere trasmessa anche su lunghe distanze.L'applicazione più semplice e generale di una fibra ottica è la trasmissione della luce in punti altrimenti difficilida raggiungere, mentre fasci di parecchie migliaia di fibre estremamente sottili, assemblate con precisione unaaccanto all'altra e levigate agli estremi, possono servire per la trasmissione di immagini. I punti di un'immaginevengono proiettati su un estremo del fascio, trasmessi all'altro estremo, quindi ricomposti in modo dariprodurre fedelmente l'originale. La trasmissione di immagini attraverso fibre ottiche trova numeroseapplicazioni, ad esempio nella chirurgia laser, nelle trasmissioni via fax, nella fotocomposizione o nellacomputer-grafica. Le fibre ottiche sono particolarmente utili laddove effetti elettrici potrebbero rendere i normalicircuiti non utilizzabili, poco precisi o addirittura pericolosi. Inoltre sono state costruite fibre ottiche capaci ditrasportare raggi laser di grande potenza, utilizzabili per tagliare o forare metalli o superfici di diversa natura.Tra le molteplici applicazioni delle fibre ottiche, un campo in grande sviluppo è quello delle telecomunicazioni,dal momento che le onde luminose sono ad altissima frequenza e la capacità di trasporto di informazioni crescecon la frequenza del segnale. Sono attualmente in funzione collegamenti a lunga distanza, sia intercontinentaliche transoceanici, che sfruttano il fatto che un segnale può percorrere distanze molto grandi prima che si rendanecessario un ripetitore per rigenerarlo. Normalmente i ripetitori per fibre ottiche sono disposti ogni centochilometri, mentre quelli necessari per le normali linee elettriche ogni chilometro o due. Particolari amplificatoriper fibre ottiche, messi a punto recentemente, possono accrescere ulteriormente questo vantaggio. Un raggio laser di grande potenza può: |
| RISPOSTA   La trasmissione della luce nelle fibre ottiche si basa sul fenomeno della riflessione totale: il fascio luminosoviaggia nella zona centrale di una fibra trasparente e viene riflesso verso l'interno quasi senza subireattenuazioni. Per mezzo di migliaia di riflessioni totali la luce può essere trasmessa anche su lunghe distanze.L'applicazione più semplice e generale di una fibra ottica è la trasmissione della luce in punti altrimenti difficilida raggiungere, mentre fasci di parecchie migliaia di fibre estremamente sottili, assemblate con precisione unaaccanto all'altra e levigate agli estremi, possono servire per la trasmissione di immagini. I punti di un'immaginevengono proiettati su un estremo del fascio, trasmessi all'altro estremo, quindi ricomposti in modo dariprodurre fedelmente l'originale. La trasmissione di immagini attraverso fibre ottiche trova numeroseapplicazioni, ad esempio nella chirurgia laser, nelle trasmissioni via fax, nella fotocomposizione o nellacomputer-grafica. Le fibre ottiche sono particolarmente utili laddove effetti elettrici potrebbero rendere i normalicircuiti non utilizzabili, poco precisi o addirittura pericolosi. Inoltre sono state costruite fibre ottiche capaci ditrasportare raggi laser di grande potenza, utilizzabili per tagliare o forare metalli o superfici di diversa natura.Tra le molteplici applicazioni delle fibre ottiche, un campo in grande sviluppo è quello delle telecomunicazioni,dal momento che le onde luminose sono ad altissima frequenza e la capacità di trasporto di informazioni crescecon la frequenza del segnale. Sono attualmente in funzione collegamenti a lunga distanza, sia intercontinentaliche transoceanici, che sfruttano il fatto che un segnale può percorrere distanze molto grandi prima che si rendanecessario un ripetitore per rigenerarlo. Normalmente i ripetitori per fibre ottiche sono disposti ogni centochilometri, mentre quelli necessari per le normali linee elettriche ogni chilometro o due. Particolari amplificatoriper fibre ottiche, messi a punto recentemente, possono accrescere ulteriormente questo vantaggio. Qual è l'applicazione più semplice di una fibra ottica? |
| RISPOSTA   La trasmissione della luce nelle fibre ottiche si basa sul fenomeno della riflessione totale: il fascio luminosoviaggia nella zona centrale di una fibra trasparente e viene riflesso verso l'interno quasi senza subireattenuazioni. Per mezzo di migliaia di riflessioni totali la luce può essere trasmessa anche su lunghe distanze.L'applicazione più semplice e generale di una fibra ottica è la trasmissione della luce in punti altrimenti difficilida raggiungere, mentre fasci di parecchie migliaia di fibre estremamente sottili, assemblate con precisione unaaccanto all'altra e levigate agli estremi, possono servire per la trasmissione di immagini. I punti di un'immaginevengono proiettati su un estremo del fascio, trasmessi all'altro estremo, quindi ricomposti in modo dariprodurre fedelmente l'originale. La trasmissione di immagini attraverso fibre ottiche trova numeroseapplicazioni, ad esempio nella chirurgia laser, nelle trasmissioni via fax, nella fotocomposizione o nellacomputer-grafica. Le fibre ottiche sono particolarmente utili laddove effetti elettrici potrebbero rendere i normalicircuiti non utilizzabili, poco precisi o addirittura pericolosi. Inoltre sono state costruite fibre ottiche capaci ditrasportare raggi laser di grande potenza, utilizzabili per tagliare o forare metalli o superfici di diversa natura.Tra le molteplici applicazioni delle fibre ottiche, un campo in grande sviluppo è quello delle telecomunicazioni,dal momento che le onde luminose sono ad altissima frequenza e la capacità di trasporto di informazioni crescecon la frequenza del segnale. Sono attualmente in funzione collegamenti a lunga distanza, sia intercontinentaliche transoceanici, che sfruttano il fatto che un segnale può percorrere distanze molto grandi prima che si rendanecessario un ripetitore per rigenerarlo. Normalmente i ripetitori per fibre ottiche sono disposti ogni centochilometri, mentre quelli necessari per le normali linee elettriche ogni chilometro o due. Particolari amplificatoriper fibre ottiche, messi a punto recentemente, possono accrescere ulteriormente questo vantaggio. Il fascio luminoso, viaggiando all'interno della fibra: |
| RISPOSTA   La trasmissione della luce nelle fibre ottiche si basa sul fenomeno della riflessione totale: il fascio luminosoviaggia nella zona centrale di una fibra trasparente e viene riflesso verso l'interno quasi senza subireattenuazioni. Per mezzo di migliaia di riflessioni totali la luce può essere trasmessa anche su lunghe distanze.L'applicazione più semplice e generale di una fibra ottica è la trasmissione della luce in punti altrimenti difficilida raggiungere, mentre fasci di parecchie migliaia di fibre estremamente sottili, assemblate con precisione unaaccanto all'altra e levigate agli estremi, possono servire per la trasmissione di immagini. I punti di un'immaginevengono proiettati su un estremo del fascio, trasmessi all'altro estremo, quindi ricomposti in modo dariprodurre fedelmente l'originale. La trasmissione di immagini attraverso fibre ottiche trova numeroseapplicazioni, ad esempio nella chirurgia laser, nelle trasmissioni via fax, nella fotocomposizione o nellacomputer-grafica. Le fibre ottiche sono particolarmente utili laddove effetti elettrici potrebbero rendere i normalicircuiti non utilizzabili, poco precisi o addirittura pericolosi. Inoltre sono state costruite fibre ottiche capaci ditrasportare raggi laser di grande potenza, utilizzabili per tagliare o forare metalli o superfici di diversa natura.Tra le molteplici applicazioni delle fibre ottiche, un campo in grande sviluppo è quello delle telecomunicazioni,dal momento che le onde luminose sono ad altissima frequenza e la capacità di trasporto di informazioni crescecon la frequenza del segnale. Sono attualmente in funzione collegamenti a lunga distanza, sia intercontinentaliche transoceanici, che sfruttano il fatto che un segnale può percorrere distanze molto grandi prima che si rendanecessario un ripetitore per rigenerarlo. Normalmente i ripetitori per fibre ottiche sono disposti ogni centochilometri, mentre quelli necessari per le normali linee elettriche ogni chilometro o due. Particolari amplificatoriper fibre ottiche, messi a punto recentemente, possono accrescere ulteriormente questo vantaggio. Come funziona un ripetitore? |
RISPOSTA   La trasmissione della luce nelle fibre ottiche si basa sul fenomeno della riflessione totale: il fascio luminosoviaggia nella zona centrale di una fibra trasparente e viene riflesso verso l'interno quasi senza subireattenuazioni. Per mezzo di migliaia di riflessioni totali la luce può essere trasmessa anche su lunghe distanze.L'applicazione più semplice e generale di una fibra ottica è la trasmissione della luce in punti altrimenti difficilida raggiungere, mentre fasci di parecchie migliaia di fibre estremamente sottili, assemblate con precisione unaaccanto all'altra e levigate agli estremi, possono servire per la trasmissione di immagini. I punti di un'immaginevengono proiettati su un estremo del fascio, trasmessi all'altro estremo, quindi ricomposti in modo dariprodurre fedelmente l'originale. La trasmissione di immagini attraverso fibre ottiche trova numeroseapplicazioni, ad esempio nella chirurgia laser, nelle trasmissioni via fax, nella fotocomposizione o nellacomputer-grafica. Le fibre ottiche sono particolarmente utili laddove effetti elettrici potrebbero rendere i normalicircuiti non utilizzabili, poco precisi o addirittura pericolosi. Inoltre sono state costruite fibre ottiche capaci ditrasportare raggi laser di grande potenza, utilizzabili per tagliare o forare metalli o superfici di diversa natura.Tra le molteplici applicazioni delle fibre ottiche, un campo in grande sviluppo è quello delle telecomunicazioni,dal momento che le onde luminose sono ad altissima frequenza e la capacità di trasporto di informazioni crescecon la frequenza del segnale. Sono attualmente in funzione collegamenti a lunga distanza, sia intercontinentaliche transoceanici, che sfruttano il fatto che un segnale può percorrere distanze molto grandi prima che si rendanecessario un ripetitore per rigenerarlo. Normalmente i ripetitori per fibre ottiche sono disposti ogni centochilometri, mentre quelli necessari per le normali linee elettriche ogni chilometro o due. Particolari amplificatoriper fibre ottiche, messi a punto recentemente, possono accrescere ulteriormente questo vantaggio. All'aumentare della frequenza del segnale: |
| RISPOSTA   La trasmissione della luce nelle fibre ottiche si basa sul fenomeno della riflessione totale: il fascio luminosoviaggia nella zona centrale di una fibra trasparente e viene riflesso verso l'interno quasi senza subireattenuazioni. Per mezzo di migliaia di riflessioni totali la luce può essere trasmessa anche su lunghe distanze.L'applicazione più semplice e generale di una fibra ottica è la trasmissione della luce in punti altrimenti difficilida raggiungere, mentre fasci di parecchie migliaia di fibre estremamente sottili, assemblate con precisione unaaccanto all'altra e levigate agli estremi, possono servire per la trasmissione di immagini. I punti di un'immaginevengono proiettati su un estremo del fascio, trasmessi all'altro estremo, quindi ricomposti in modo dariprodurre fedelmente l'originale. La trasmissione di immagini attraverso fibre ottiche trova numeroseapplicazioni, ad esempio nella chirurgia laser, nelle trasmissioni via fax, nella fotocomposizione o nellacomputer-grafica. Le fibre ottiche sono particolarmente utili laddove effetti elettrici potrebbero rendere i normalicircuiti non utilizzabili, poco precisi o addirittura pericolosi. Inoltre sono state costruite fibre ottiche capaci ditrasportare raggi laser di grande potenza, utilizzabili per tagliare o forare metalli o superfici di diversa natura.Tra le molteplici applicazioni delle fibre ottiche, un campo in grande sviluppo è quello delle telecomunicazioni,dal momento che le onde luminose sono ad altissima frequenza e la capacità di trasporto di informazioni crescecon la frequenza del segnale. Sono attualmente in funzione collegamenti a lunga distanza, sia intercontinentaliche transoceanici, che sfruttano il fatto che un segnale può percorrere distanze molto grandi prima che si rendanecessario un ripetitore per rigenerarlo. Normalmente i ripetitori per fibre ottiche sono disposti ogni centochilometri, mentre quelli necessari per le normali linee elettriche ogni chilometro o due. Particolari amplificatoriper fibre ottiche, messi a punto recentemente, possono accrescere ulteriormente questo vantaggio. Nella chirurgia laser si utilizzano fibre ottiche per: |
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La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia dellacivilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello consideratofinora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita dellascrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, lapaternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è statalocalizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti nonconsente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che inrealtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizionenon sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavimettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Ilvillaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformatoin una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altroche primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa dianimali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da unaserie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti;alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali. In seguito agli scavi, gli archeologi hanno ipotizzato: